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Marco Petralia, il trader che non dimentica il prossimo

Roma, 8 Ago. (askanews) - Quella di Marco Petralia conosciuto anche come Dr. Crypto per via della sua laurea in Ingegneria informatica con specializzazione blockchain e digital asset è una di quelle storie che fa piacere leggere. Una storia di impegno e passione che, con sacrifici, porta risultati inaspettati in un mondo complesso come quello finanziario. Una storia che parte dalla provincia più povera d'Italia, Trapani, ma che poi si sviluppa a livello nazionale con dei risvolti che fanno bene al cuore: "Ho vinto una borsa di studio -racconta Marco- che mi ha portato all'Elis college, una prestigiosa scuola americana. Poi mi sono appassionato di informatica e di gestione di software nel campo della moneta digitale. Settore nel quale ho lavorato per importanti multinazionali e per il Comune di Roma. Esperienze che hanno arricchito il mio bagaglio culturale".

Ma la vita, si sa, è fatta di incontri e, parlando con un amico, Marco intuisce che l'informatica non era l'unica strada percorribile: "Ero appena uscito dalla mia banca -racconta- dove avevo deciso come investire i miei risparmi. Scelte che ho comunicato a una persona che conosco da tempo la quale mi ha consigliato di scegliere la strada del trading nel settore criptovalute ed è così che il mio percorso, iniziato in un piccolo paese siciliano, ha subito una nuova svolta". Con tanto studio e applicazione, Marco pian piano si specializza, con operazioni finanziarie che raccolgono percentuali di successo davvero considerevoli.

Marco infatti organizza eventi pubblici gratuiti, in cui partecipano centinaia persone di tutte le età. Eventi gratuiti nei quali spiega quali siano i meccanismi che sovrintendono il trading nel campo del cripto: "Sono tre i pilastri che occorre considerare -afferma. Per operare, bisogna innanzitutto effettuare un'analisi tecnica cui deve farne seguito una fondamentale che tiene conto, diciamo così, degli eventi geo-politici. Infine, è necessario conoscere i meccanismi on-chain, meccanismi che mirano ad estrarre e esaminare i dati disponibili sulle transazioni blockchain per facilitare un miglior processo decisionale. Si tratta di processi che un informatico può tradurre con maggiore facilità".

La forza di Marco insomma è quella di dare l'esempio, di far vedere le operazioni che compie, di mettersi in gioco: "Penso che essere trasparenti -sostiene- sia proprio questo: dimostrare con i fatti la propria competenza. Non ci si arricchisce ma il profitto c'è e si vede, a tal punto che le persone continuano a seguirmi in un percorso che si sviluppa nel tempo e dà soddisfazioni. Un percorso serio e professionale che non vende sogni ma consente un rafforzamento economico importante. Tanto per essere chiari, non ci si compra la Lamborghini in una settimana ma si creano le condizioni per migliorare la propria qualità di vita e perchè no, imparare una nuova attività".

Informatica e finanza, un binomio vincente nella professione del Dr. Crypto, quel ragazzo, Marco, della provincia di Trapani che però, come racconta Eros Ramazzotti nella sua Terra promessa, non ha dimenticato chi è ancora lì: "Essere nato e cresciuto nella zona più povera di Italia -racconta- ha forgiato il mio modo di essere e mi sento bene quando devolvo parte dei miei profitti al prossimo. Scelgo mensilmente di devolvere in beneficenza piccole o grandi somme a enti che si occupano di missioni di vario genere con le quali alleviano le sofferenze che vengono provocate dalla guerra o, più in generale, dalla povertà. Sono contento che chi, come me, guadagna con la finanza, il settore speculativo per eccellenza, non volti lo sguardo dall'altra parte ma lo rivolga a chi vive situazioni di profondo disagio".

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