Rimini, 5 nov. (askanews) - Da 300mila tonnellate nel 1985 a 3,8 milioni nel 2024, con un tasso di riciclo degli imballaggi al 92,5% che supera già gli obiettivi UE 2030: Comieco celebra a Ecomondo Rimini i 40 anni di una rivoluzione che ha trasformato l'Italia da importatore di macero a leader europeo del riciclo, distribuendo 231 milioni di euro ai Comuni nel solo 2024 e 2,75 miliardi dal 1998.
"Siamo a 3,7 milioni di tonnellate di raccolta differenziata" spiega Roberto Di Molfetta, vicedirettore del consorzio, a margine della fiera. "Il Consorzio lo scorso anno ha riconosciuto ai comuni quasi 250 milioni di euro per la raccolta e lavorazione del materiale. E' un sistema dove il Consorzio su tutto il territorio nazionale garantisce il recepimento della raccolta e remunera i comuni. Stiamo negoziando con Anci per un altro quinquennio di accordi, siamo in anticipo sugli obiettivi europei di riciclo".
La storia parte nel 1985 quando un gruppo di imprenditori cartari fonda a Milano il Comitato per l'Imballo Ecologico, mentre l'85% dei rifiuti finiva in discarica e l'industria importava 1,2 milioni di tonnellate di macero. Con il Decreto Ronchi del 1997 nasce il sistema Conai e Comieco diventa consorzio: la raccolta passa da 900mila tonnellate a oltre 2 milioni nei primi anni 2000, quando l'Italia da importatore diventa esportatore di carta da macero.
Il decennio 2006-2015 consolida l'economia circolare: il "design for recycling" entra nei brief industriali, il riciclo evita 3 milioni di tonnellate di CO e nel 2015 si superano per la prima volta i 3 milioni di tonnellate raccolte. Oggi la media nazionale è 65,4 kg per abitante, con il Sud che supera per la prima volta quota 50 kg/ab.
Di Molfetta evidenzia le sfide ancora aperte: "In alcuni comuni nella carta finiscono troppi materiali, a cominciare dalla plastica, e questo ostacola il processo di riciclo. Il consorzio è impegnato nel creare una rete di impianti per separare gli imballaggi compositi, come i cartoni del latte. Riteniamo ci siano ancora circa 400mila tonnellate di carta e cartone da raccogliere sul territorio nazionale. Le aree dove si può sviluppare di più restano in parte il sud Italia, che si è molto avvicinato alle rese del resto del Paese, e Roma dove c'è ancora spazio che vogliamo colmare con l'aiuto delle municipalità".
Dati regionali significativi: l'Emilia-Romagna ha superato le 444mila tonnellate nel 2024 (+7,6%), quantità sufficiente a riempire quasi 2 volte lo stadio Dall'Ara; la Lombardia cresce dell'1,2% a 613mila tonnellate, un terzo della raccolta del Nord; il Lazio supera le 391mila tonnellate (+3,6%). Nel 1970 servivano 100 metri cubi d'acqua per produrre una tonnellata di carta, oggi solo 24. Ogni minuto in Italia si riciclano 12 tonnellate di macero.



