Roma, 12 dic. (askanews) - Presso la sede del CNR di Roma, si è svolta la conferenza DIITET del 2025. Diversi i temi affrontati quest'anno dai vari istituti sparsi per tutta Italia e coinvolti in questo evento, come quello della digitalizzazione, con un occhio di riguardo particolare al nuovo modello linguistico Minerva 7B. A parlarne è stato Roberto Navigli, docente di IA alla Sapienza Università di Roma.
Roberto Navigli, Docente IA Sapienza Università di Roma, ha dichiarato: "Abbiamo presentato Minerva 7b, il language model italiano creato da Sapienza, parliamo quindi dell'unico modello pubblico disponibile in Italia. Stiamo svolgendo un lavoro importante per i nuovi rilasci ed i casi d'uso in ambito istituzionale e industriale".
Grande spazio anche all'ingegneria e alla medicina, con la presenza di figure di spicco di Fincantieri e della Fondazione "Don Gnocchi", che si sono concentrati sugli argomenti dell'innovazione e della ricerca in campo navale e della riabilitazione neuromotoria.
Pierroberto Folgiero, AD Fincantieri, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Per noi che abbiamo una leadership profonda nel navale, il tema della ricerca è molto importante. Essere qui significa creare un ponte e capire cosa è importante per l'innovazione e per le aziende, soprattutto in un momento in cui c'è tanta spinta da dare in termini di sviluppo".
"Abbiamo dato inizio ad un progetto che consenta di portare la robotica nel campo della riabilitazione neuromotoria, mettendo a disposizione una nuova tecnologia in ambito riabilitativo. Vogliamo far arrivare questa innovazione nelle palestre nelle quali pazienti affetti da disabilità motorie, sensoriali e cognitive svolgono la propria riabilitazione. L'obiettivo è rinnovare i sistemi riabilitativi garantendo dei percorsi personalizzati e continuativi ai pazienti", ha affermato Irene Aprile, Direttrice Dipartimento Riabilitazione Neuromotoria, Fondazione Don Gnocchi.
Grandi ospiti per un grande evento che ha confermato come, nonostante conti meno componenti rispetto a quelli delle altre nazioni europee (circa 8mila), il Comitato Nazionale delle Ricerche italiano abbia performance equivalenti ai propri analoghi.



