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Gianni Letta, così ha terrorizzato Silvio Berlusconi e lo ha convinto a cedere al governo M5s-Lega

Se l'intesa tra M5s e Lega ora pare possibile è perché ad Arcore qualcosa si è mosso. Silvio Berlusconi, adesso, medita sull'ipotesi lanciata da Giovanni Toti della cosiddetta astensione benevola: niente fiducia al governo di Luigi Di Maio e Matteo Salvini, ma nemmeno sfiducia. Un modo per evitare il governo neutrale e tenere unita l'alleanza di centrodestra. Ma cosa è successo? Secondo un retroscena di Dagospia, sarebbe stato decisivo il ruolo di Fedele Confalonieri e Gianni Letta, i quali da tempo - come anche ha scritto più volte Libero - suggerivano al Cav una linea più morbida. Leggi anche: "Che degrado": anche il mite Gianni Letta sbroccò Confalonieri avrebbe preferito un accordo tra M5s e centrodestra unito. Impossibile, come è arcinoto. Dunque, sarebbero state decisive le argomentazioni avanzate da Letta. "Caro Silvio - queste le parole parafrasate che gli attribuisce Dago -, se facciamo i duri e andiamo al voto anticipato Forza Italia rischia di sprofondare all'8% e gli unici parlamentari che eleggerà saranno quelli all'uninominale sostenuti dalla Lega". Parole sagge, che assomigliano sinistramente alla verità. Parole che potrebbero aver convinto Berlusconi a sbloccare la trattativa che si protraeva da due mesi. Nel video (Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev) le dichiarazioni di Renato Brunetta

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