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Ponte Morandi, la vergogna del Pd: "Applausi a Salvini e Di Maio ai funerali, tutto pilotato"

Il livello a cui è precipitato il Pd lo si capisce durante e dopo i funerali di Stato di Genova. Il segretario Maurizio Martina e l'ex ministra della Difesa Roberta Pinotti, genovese, portano l'omaggio alle famiglie delle vittime del crollo del ponte Morandi, ma al loro arrivo si beccano i fischi e i buu dei presenti. Leggi anche: La clamorosa ovazione per Salvini e Di Maio ai funerali di Genova Il motivo è semplice: più che la politica, c'entra la rabbia per chi avverte il Pd come il partito che ha governato l'Italia dal 2011 a oggi, e prima ancora per un quinquennio spezzato. L'amico delle banche, dei potenti, oggi pure dei Benetton e di Autostrade per l'Italia. Logico che, a caldo, dopo quella che viene definita una "strage di Stato", ce la si prenda con chi è stato al potere per anni e non chi ci è arrivato, per la prima volta, da due mesi. Non a caso Matteo Salvini e Luigi Di Maio, sicuramente più in sintonia con la pancia degli italiani rispetto ai dem, sono stati applauditi per le loro posizioni forti contro Autostrade. E qui si misura lo stato di salute comatoso del Pd. Di fronte alle bare e alle lacrime, il primo pensiero al Nazareno sono proprio gli applausi ai nemici. Nella chat dei fedelissimi renziani si parla di "claque": sarebbe insomma stato "tutto pilotato", da Salvini e Di Maio, per umiliare il Pd ed esaltare i leader di Lega e M5s. Più triste di questi retro-pensieri, c'è solo la tragedia e il dolore, quelli verissimi, di una città.

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