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Effetto Bersani su Hollande? Aiuto

politica

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Il candidato che sostiene, perde. E' successo a Milano, a Genova, ora a Palermo, dove gli effetti del pasticcio si trascineranno chissà fino a quanto. L'effetto anti-amuleto, chiamiamolo così, del segretario del Partito democratico è da tempo argomento di battute, perfino tra i Democratici. Così l'altro giorno, quando si è letto di quel sondaggio che, per la prima volta, dà Nicolas Sarlozy, l'attuale presidente francese, in vantaggio su Francois Hollande, il candidato socialista alle presidenziali, a molti è venuto un brivido dietro la schiena. Mentre tra i non bersaniani si sono sprecati frizzi e lazzi. Vuoi vedere che l'effetto Bersani è arrivato anche a Parigi? Da quando è iniziata la campagna elettorale francese, infatti, il segretario del Pd si è esposto pubblicamente, in più occasioni, a favore di Hollande. E sabato deve volare nella capitale francese per quello che l'Unità ha pomposamente battezzato il patto di Parigi. La firma, cioè, di un programma comune tra i leader dei tre principali partiti progressisti europei: Bersani per l'Italia, Hollande per la Francia e Sigmar Gabriel, presidente della Spd, per la Germania.. Doveva essere il coronamento di un patto tra i progressisti. E anche un'occasione per sostenere la campagna elettorale di Hollande, fino ad alcuni giorni fa in grande ascesa. Ma, certo, dopo la frenata registrata dai sondaggi il clima è molto meno trionfalistico. C'è da sperare che le voci del tocco non proprio benagurante del segretario del Pd italiano non siano arrivate Oltralpe. E che i sondaggi su Hollande, da lunedì, non peggiorino.

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