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Forza Italia, le quattro donne che Silvio Berlusconi ha scelto per la televisione

Alessandra Menzani
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La rivoluzione nel nome, la rivoluzione nei volti. Silvio Berlusconi vuole mettere un punto. E a capo. La sua creatura politica, Forza Italia, non lo soddisfa più, ha bisogno di presentarsi all' elettorato con una proposta totalmente nuova. Radicale. Alle elezioni politiche del 2018 il Cavaliere vuole sfidare Cinquestelle e Partito democratico presentandosi come il polo più innovativo. Ad agosto, come ha scritto Franco Bechis ieri su Libero, ha registrato il marchio "Rivoluzione per l' Italia". Che sia il nome di un partito o di un cartello elettorale lo si saprà soltanto dopo un' eventuale modifica alla legge elettorale. Al momento giudicata altamente improbabile. Possibile allora che sarà la lista che prenderà il posto di Forza Italia. Per essere rivoluzione vera, però, servono anche nuovi volti su cui puntare. Silvio da tempo lavora a un ricambio generazionale. Che passi, anzitutto, per coloro che rappresentano il suo movimento in televisione. «Non ne posso più di vedere le solite dieci facce nei salotti televisivi da vent' anni». Si cambia. Da diversi mesi il fedelissimo Andrea Ruggieri ha il compito di pescare volti nuovi tra i quadri azzurri. Li cerca sulle emittenti locali e, se rispondono ai criteri berlusconiani (spigliatezza, capacità di convincere, preparazione, bella presenza, garbo), li convoca a Roma per il debutto sui network nazionali. È quello che è successo a Eleonora Mosco, vice sindaco e assessore al commercio di Padova, che ieri era a "Omnibus" a parlare di ius soli e legge Fiano per conto di Forza Italia. La Mosco, all' inizio del 2016, aveva partecipato a un seminario a Villa Gernetto organizzato da Berlusconi in persona per "indottrinare" i suoi prescelti sulle tecniche di comunicazione politica in tv. Lui che è un' autorità in materia. A quella riunione c' era anche Elena Donazzan, assessore all' istruzione della Regione Veneto, ospite ad "Agorà" e in altre trasmissioni di approfondimento politico delle tv nazionali. Donazzan rappresenta l' ala destra di Forza Italia. L'ala liberale, invece, è incarnata da Elisa Serafini, assessore al Comune di Genova e neo promossa volto televisivo azzurro. L'altro giorno, ad Arcore, è stata notata la sua verve e la sua padronanza del mezzo in una ospitata a "Uno Mattina". Gabriella Giammanco non è una esordiente, perché ha alle spalle già diversi anni in Parlamento. Ma solo negli ultimi tempi la sua presenza televisiva è diventata da sporadica a costante per volere del Cav. Che ha insistito perché la deputata siciliana prendesse il posto dei «soliti quattro che girano tutti gli studi televisivi». E così è stato. Nella mischia, si dice, sta per essere lanciata anche Annaelsa Tartaglione, la nuova coordinatrice regionale di Fi in Molise. Pare che Silvio abbia visto alcune registrazioni delle sue performance televisive e ne sia rimasto entusiasta. Ovviamente non manca la componente maschile. Tra i più televisivi ci sono i lombardi Fabio Altitonante, Pietro Tatatarella e Marco Bestetti, il consigliere pugliese Andrea Caroppo, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, il responsabile per il Sud ed ex assessore regionale Severino Nappi e Massimo Mallegni, che proprio ieri ha annunciato le sue dimissioni da sindaco di Pietrasanta in vista di una sua candidatura al Parlamento (ma il Cav smentisce la promozione). A proposito di volti tv, ieri Berlusconi ha ricevuto ad Arcore Vittorio Sgarbi. Il critico d' arte ha annunciato l' intenzione di candidarsi alle Regionali siciliane in competizione con Musumeci. Pare che Silvio sia riuscito a convincerlo a desistere. Forse. di Savatore Dama

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