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Il Cav esce allo scoperto:"Mi ricandido. Subito"

Il Cav visto da Benny

I suoi fedelissimi sono convinti: "E' pronto a rimettersi in gioco per Palazzo Chigi, soltanto lui può salvare il Pdl"

Andrea Tempestini
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  C'è chi spiega: "Senza di te, presidente, non andiamo da nessuna parte, o ti ricandidi tu o è la fine". Poi c'è chi sottolinea: "Indipendentemente da quello che gli andiamo a dire noi, lui è convinto di essere l'unico che può dare una chance di vittoria al Pdl, ovviamente cancellandolo e costruendo qualcosa di nuovo". Due modi differenti per dire la stessa cosa: Silvio Berlusconi è pronto a tornare in campo. Il Cavaliere, nonostante le smentite degli ultimi tempi, potrebbe essere il candidato premier del Pdl o del partito che sarà: un ritorno a tutto tondo, e non in veste di "padre spirituale" del movimento. I fedelissimi di Silvio, quelli che ogni tanto riescono a parlargli spiegano che negli ultimi tempi il Cav avrebbe maturato la decisione, soprattutto se il governo Monti cadrà quest'estate o in autunno. Allarme rosso - La convinzione del Cavaliere prende forma a poco più da una settimana dall'Ufficio di presidenza del partito convocato da Angelino Alfano che ha stabilito la strategia di rilancio del Pdl attraverso le primarie, uno strumento non particolarmente amato da Berlusconi. La tentazione dell'ex premier di ributtarsi in campo è maturata anche per il malcontento crescente nei confronti di Monti e "certificato" nel corso dell'Ufficio di presidenza: la situazione è esplosiva e ci deve essere qualcuno pronto a gestirla nel caso di allarme rosso. E quel qualcuno, pensa il Cavaliere, sarebbe proprio lui. Vuole far saltare tutto - Oggi, lunedì 18 giugno, i vertici del Pdl si ritrovano ancora. L'obiettivo, quello di "pensare una politica diversa". Gli azzurri riuniranno il tavolo delle regole per cominciare a scrivere le norme e i paletti per le future primarie. Berlusconi è sì tentato di far saltare tutto (governo e consultazioni), ma nel Pdl, in molti, vogliono salvare la situazione e arrivare fino al 2013. In questo caso, Berlusconi difficilmente darebbe la sua disponibilità a candidarsi nuovamente premier. "Ma la situazione è così confusa - ha spiegato uno dei suoi fedelissimi - che tutto può succedere...".  

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