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Stracquadanio molla il Cavaliere"Il Pdl non esiste e Silvio è al tramonto"

Il deputato passa al gruppo misto e fa il mea culpa: "Abbiamo tradito il mondo dei produttori"

Nicoletta Orlandi Posti
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Giorgio Stracquadanio getta la spugna: lascia il gruppo del Pdl alla Camera e passa nel misto. La sua è una decisione senza ripesamenti e piena di rimpianti. Neanche la notizia che il Cavaliere torni in campo lo fa desistere: "Berlusconi è al tramonto e la sua ricanditatura è la conferma che il Pdl non estite", tuona il deputato. In una intervista al Corriere della Sera, l'ex radicale che ha "servito" Berlusconi fin dalla prima ora spiega che il Pdl "ha tradito quel mondo di produttori che voleva meno Stato, meno spesa pubblica e più mercato". Invece, continua Stracquadanio, "l'ultimo atto del governo Berlusconi sono stati 70 miliardi di nuove tasse". Con la decisione di candidarsi a premier, Stracquadanio, si aspettava che Berlusconi usasse la sua forza per dar vita a un progetto liberale, invece "tutto resta in continuità con il passato". Per questo l'inventore del "Predellino" on line ha scritto al Cavaliere e al capogruppo Cicchitto per spiegare la sua scelta. "Mi metto a disposizione di un progetto liberista e libertario, che difenda il blocco sociale rimasto deluso dal Pdl". 

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