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Mafia: Alice Grassi, a Palermo 80% negozi paga pizzo, esempio papà ancora attuale (2)

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(AdnKronos) - Un esempio di impegno civico. Un eroe normale Libero Grassi, a cui Giorgio Tirabassi ha dato volto e voce in 'A testa alta, Libero Grassi', il primo dei quattro film del ciclo 'Liberi Sognatori' prodotti da Tao Due e andato in onda domenica scorsa su Canale 5. Un successo che ha tenuto incollati alla tv 3.884.000 spettatori ottenendo il 16.1 per cento di share. "Un giudizio? Difficile per me immedesimarmi, nessuno dei protagonisti ci somiglia fisicamente - sorride Alice -, ma il messaggio è stato veicolato bene. Tirabassi l'ho conosciuto subito, quando c'è stata la conferenza stampa a Roma un anno e mezzo fa per il lancio delle quattro fiction. Gli avevo fatto una battuta dicendo che non assomigliava per niente a mio padre e ci rimase male. Dopo aver visto la fiction gli ho scritto un messaggio: 'Sei stato ancora più bravo perché sei credibile nonostante sia vero che non somigli a mio padre'. La sua è stata un'ottima prova d'attore". "Ho apprezzato moltissimo il lavoro di Graziano Diana (il regista del film, ndr) - prosegue Alice -. E' una persona di grande sensibilità e anche per questo dopo lunghi anni abbiamo detto sì a una fiction su mio padre". Subito dopo l'omicidio per anni la famiglia Grassi ha opposto un fermo rifiuto all'ipotesi di film che raccontassero "un dolore ancora troppo grande" dice Alice. "Temevamo una speculazione - spiega -, tutti conoscevano la storia di mio padre, che bisogno c'era di raccontarla? Poi con il passare degli anni, soprattutto frequentando le scuole e i ragazzi, mi sono resa conto che era importante rinnovare la memoria. Far conoscere mio padre e il suo messaggio ai ragazzi nati dopo quell'omicidio. Diana è riuscito a raccontare con leggerezza una storia molto forte, dando vita a un film di ottimo livello".

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