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Sanità: in Veneto il nuovo 'bunker Iov' potenzia la guerra ai tumori (2)

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(AdnKronos) - (Adnkronos) - “La congiuntura finanziaria è difficile – ha aggiunto il Presidente – ma noi non dobbiamo e non vogliamo avere timori, perché la sfida ci piace giocarla su un terreno duro: quello dell'asticella che si alza sempre di più, perché una sanità che sta ferma, in realtà arretra. Il Veneto di certo non arretra – ha garantito – né sulla qualità tecnologica, né su quella scientifica e organizzativa ma, unico in Italia, riesce a tenere duro sulle tasse. Siamo gli unici – ha ricordato – a non aver introdotto l'addizionale regionale Irpef sulla sanità, lasciando nelle tasche della gente un miliardo e 179 milioni l'anno, e a non avere ticket sanitari regionali, perché quelli che si pagano sono esclusivamente nazionali. In un contesto non facile – ha aggiunto – gestiamo una multinazionale da 9 miliardi 360 milioni di fatturato, con 55 mila dipendenti e con 68 ospedali più tutta la rete delle cure territoriali, che potenzieremo. Il futuro prevede altri cambiamenti – ha concluso – senza chiusure o ridimensionamenti degli ospedali, ma con tutta la modernità di un sistema di cure all'avanguardia”. In particolare, la Tomoterapia Radix Act, con il nuovo sistema di rivelatori ad alta risoluzione permette di migliorare la qualità dell'immagine acquisita durante il trattamento, aumentandone la precisione. Radix Act si configura oggi come uno degli apparecchi tecnologicamente più avanzati. Sarà infatti in grado di alloggiare, in coincidenza con la parte radiante, una TAC radiologica per acquisire l'intero volume del paziente durante l'erogazione del trattamento radiante, soddisfacendo così appieno gli obiettivi di una radioterapia moderna, ossia la precisa identificazione dei volumi-bersaglio.

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