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E la Grecia s'incazza "Basta dire che usciamo dall'euro"

Nell'incontro con la Merkel, il premier Samaras sbotta: "Queste voci ci danneggiano e allungano i tempi dell'uscita dalla crisi"

Matteo Legnani
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Grecia fuori dall'euro. Una frase che è diventata un vero e proprio tormento dallo scorso inverno. E che, complici le voci di un possibile effetto-contagio ad altri paesi del sud Europa, ha spinto governi, istituzioni e la finanza di mezzo mondo a studiare contromisure e vie d'uscita. Un tormentone al quale oggi il premier greco Antonis Samaras ha detto basta dopo l'incontro avuto a berlino con la cancelliera tedesca Angela Merkel: "Ci sono stati esponenti del governo tedesco e importanti rappresentanti di altri paesi europei che hanno in più occasioni fatto dichiarazioni sul ritorno  del nostro paese alla dracma. Questo - ha proseguito Samaras - crea una lotta impari, per cui ho chiesto alla cancelliera che tutto ciò finisca al più presto, perchè crea incertezza e allunga i tempi della nostra ripresa. Chi mai vorrà investire da noi se si continua a dire che siamo fuori?". La Merkel, da parte sua, si è complimentata per gli sforzi compiuti fin qui da Atene, "anche se molto resta da fare". E poi ha proseguito: "Noi vogliamo una Grecia che resti all'interno dell'euro e ci adopereremo in tutti i modi perchè ciò avvenga".

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