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Fisco, le nuove regole su scontrini, controlli ed elusione fiscale

Giulio Bucchi
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Addio allo scontrino a fini fiscali ma resta comunque l'obbligo della fattura su richiesta del cliente, necessaria ad esempio per la garanzia o comunque per dimostrare un acquisto. E' quanto prevede uno dei decreti legislativi in materia fiscale approvato dal Consiglio dei Ministri. Scontrini, meno controlli - Il decreto prevede che "per tutti i soggetti che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi (essenzialmente il settore del commercio) è prevista la facoltà di trasmettere telematicamente all'Agenzia delle Entrate i dati dei corrispettivi, in sostituzione degli obblighi di registrazione. L'opzione ha effetto per cinque anni e si estende di quinquennio in quinquennio. In sostanza si tratta del superamento dello scontrino a fini fiscali. Resta comunque fermo come detto l'obbligo di emissione della fattura su richiesta del cliente. "Per i gestori dei distributori automatici la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati è obbligatoria. Per i soggetti che scelgono di avvalersi della fatturazione elettronica vengono meno gli obblighi di comunicazione relativi al cosiddetto spesometro e alle black list. Inoltre, beneficiano di rimborsi Iva più veloci".  L'elusione fiscale - C'è poi il capitolo controlli. Le nuove norme contro l'elusione fiscale fissano dei paletti sull'abuso di diritto tributario. Secondo il decreto, l'abuso si realizza quando le operazioni per sottrarsi ai tributi (imposte sui redditi e indirette) non perseguono obiettivi come lo sviluppo dell'attività o la creazione di posti di lavoro, ma solo ed esclusivamente vantaggi fiscali. Quando l'Agenzia delle Entrate accerta queste pratiche elusive, esse diventano inefficaci ai fini tributari. Nel contenzioso l'onere della prova della condotta abusiva è a carico dell'amministrazione, mentre il contribuente è tenuto a dimostrare la sussistenza delle "valide ragioni extra-fiscali".

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