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Evasione, il Fisco punta a recuperare 10 miliardi di euro

Befera, lo

Andrea Tempestini
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In arrivo una nuova offensiva del Fisco: al governo di Enrico Letta manca la liquidità necessaria per varare quei provvedimenti fondamentali per la "sopravvivenza", così l'Erario annuncia di alzare il livello dell'offensiva. L'obiettivo è stato presentato ieri dall'Agenzia delle Entrate: insieme all'Agenzia del Territorio, ormai incorporata, punta a recuperare almeno 10,2 miliardi di tasse evase nel corso del 2013. Una cifra inferiore a quella recuperata nel 2011 e nel 2012 (rispettivamente 12,7 miliardi e 12,5 miliardi), ma semplicemente perché gli obiettivi, tradizionalmente, sottostimano la "raccolta". Le stime - Certo, la crisi economica ha raggiunto un livello talmente acuto che, spiega l'Agenzia, è realistico ipotizzare anche un ridimensionamento delle cifre evase, e dunque il nero recuperato potrebbe essere inferiore rispetto a quello del biennio precedente. Ma le Entrate intendono "consolidare i risultati qualitativi raggiunti in continuità con le strategie attuate nel 2012" e "migliorare l'efficienza delle strutture, dell'efficacia dissuasiva dei controlli". I controlli - Per far cassa, arriverà una nuova ondata di controlli fiscali: l'Agenzia ne prevede 1,6 milioni. Nel dettaglio le verifiche daranno luogo a 370mila accertamenti su Iva, Irap e imposta di registro (includendo Irpef e Ires il totale sale a 700mila). Per quel che riguarda gli immobili sono previste nel 2013 800mila verifiche sul classamento delle unità immobiliari urbane. Altre 115mila verifiche riguarderanno immobili per i quali non siano stati presentati gli atti di aggiornamento previsti. Inoltre sono state predisposte altre 14.135 stime, sempre sugli immobili, per accertamenti sull'Iva e l'imposta di registro".

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