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Euro, chi sta fuori diventa ricco: la lista dei nuovi milionari

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Andrea Tempestini
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C'è vita fuori dall'euro, e soprattutto c'è denaro. Lo dimostra un indicatore poco conosciuto, l'HNWI, cioè l'High Net Worth Individual, usato nel mondo del private banking che individua quelle persone che possiedono un alto patrimonio netto, di solito rappresentato da un minimo di un milione di dollari. Insomma, è quell'indicatore che ci dice quanti e in quale percentuale relativamente a uno o più Paesi hanno messo via abbastanza soldi tra case (esclusa quella in cui vive), liquidi e asset finanziari da avere una vita più che decorosa o perfino da ricchi. Ebbene questo HNWI sviluppato nel World Wealth Report da CapGemini ci dice che nel corso dell'ultimo anno la crescita globale dei benestanti è stata dell'8,2% contro il 4% del 2015. Ma soprattutto ci dice che la facoltosa Europa dell'euro è al di sotto di questa media con una crescita del 7,7%, mentre l'Europa fuori dell'euro e della Ue cresce del doppio se non di più. La Norvegia e la Svezia ad esempio hanno conosciuto un boom di «milionari», pari al 13% di crescita per entrambi. Nell'Europa area euro solo i Paesi Bassi sono riusciti a tener loro testa con un 13,7%. Anche l'Italia non si è battuta male, con un 10% in più rispetto al 2015 (da 229 a 252), ma i nostri nuovi benestanti annuali sono sempre la metà di quelli francesi (579 nel 2016) e addirittura un quinto di quelli tedeschi (1280 in più nel 2016). Nell'area geografica europea la miglior performance dell'HNWI è stata registrata a sorpresa dalla Russia, cresciuta del 19,7% nonostante le sanzioni europee e americane, il forte ribasso del prezzo del petrolio e la crisi del rublo. Il dato molto basso della Gran Bretagna, tra i fanalini di coda con il 3%, spiega al contrario la sofferenza economica di un Paese che ha trovato nella Brexit la soluzione dei suoi problemi. L'esperto di finanza della CapGemini Johan Bergström spiega invece che l'aumento dei nuovi benestanti nei Paesi scandinavi è dovuto principalmente all'aumento del prezzo delle case, alla crescita delle Borse e alle economie forti e stabile. Al contrario, dice, nei Paesi asiatici la crescita dei nuovi ricchi (attorno al 10% un po' ovunque) dipende dagli investimenti e dalle nuove imprese che vengono continuamente aperte. CapGemini prevede che la ricchezza complessiva dei HNWI del mondo supererà i centomila miliardi di dollari entro il 2025, il 60% dei quali distribuiti in quattro Paesi: Usa, Giappone, Germania e Cina. Secondo un'altra recente classifica di HNWI stilata da Credit Swiss attualmente la maggior concentrazione di persone che possiedono più di un milione di dollari si trova negli Stati Uniti, seguiti da Giappone, Gran Bretagna e Germania. Sempre secondo questa classifica l'Italia è settima con 1 milione e 132 mila benestanti, con una media per adulto di 104mila dollari. Destinata però, insieme al resto d'Europa, a fare più di un passo indietro. Tranne la Germania, ovvio.

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