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Fisco, vi spieranno anche il telefono

Il grande fratello fiscale entra nei telefoni

L'erario entra negli apparecchi domestici: vuole sapere quanto spendete

Andrea Tempestini
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Il fisco entra anche nei telefoni domestici. In pratica gli operatori dovranno comunicare all'Agenzia delle Entrate tutti i dati sulle utenze telefoniche relative all'area business, quelle domestiche e quelle a uso pubblico. Il provvedimento emesso giovedì 19 aprile dal direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera dà le istruzioni per inviare al fisco le informazioni sui servizi di telefonia fissa, mobile e satellitare relativi alle utenze in atto, ai consumi fatturati e al credito acquistato. Per trasmettere le informazioni gli operatori avranno tempo fino al 30 settembre. "I dati finora richiesti - si legge nel provvedimento- erano riferiti solo all'area business ora vengono comprese anche le utenze domestiche". Per quanto riguarda il credito telefonicosi intende quello acquistato nel corso dell'anno". Il Grande Fratello fiscale che ci ha portato in dote il governo di Mario Monti si allarga di giorno in giorno: tra pochi mesi lo Stato saprà anche quanto spendiamo per le nostre telefonate. L'erario diventa sempre più opprimente. Tutti sotto controllo - "Per le utenze telefoniche i dati finora richiesti - si spiega nel provvedimento - erano riferiti solo all'area business, con il provvedimento, in analogia con le altre utenze, vengono comprese anche le utenze domestiche. Per completezza d'informazione, in merito alla telefonia mobile diviene oggetto di comunicazione il credito telefonico acquistato nel corso dell'anno". Secondo il fisco non dovrebbero esserci problemi legati alla privacy dei contribuenti. "I dati e le notizie, che pervengono all'anagrafe tributaria - spiegano dall'Agenzia - sono raccolti e ordinati su scala nazionale al fine della valutazione della capacità contributiva, nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dei contribuenti". 

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