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Lufthansa e il giallo del certificato di volo

Lucia Esposito
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Ci sono ancora molti punti oscuri sul caso di Andeas Lubtiz, il ventottenne che ha fatto schiantare l'Airbus 320 che doveva atterrare a Düsseldorf contro le Alpi francesi con 149 passeggeri a bordi. Adesso si aggiunge il giallo del certificato di idoneità al volo. Si aggiunge anche un nuovo giallo: quello riguardante il certificato di idoneità al volo. Si sa che il 27enne non aveva conseguito la qualifica da parte della Federal aviation administration (Faa) e quindi non avrebbe mai potuto mettersi alla cloche negli Usa. La versione della compagnia - C'è un rimpallo di responsabilità tra l'Ente nazionale di aviazione civile e la compagnia aerea. La compagnia però ribatte: abbiamo tre centri aeromedici, ma non l'accesso agli atti e comunque l'ufficio federale dà il suo consenso. "Il Luftfahrtbundesamt non è direttamente competente per la valutazione delle idoneità a volare dei piloti – ha riferito la portavoce Cornelia Cramer - Molto di più hanno questo incarico i centri medici e i medici del volo autorizzati. Nel caso presente questi erano il centro aeromedico della Deutsche Lufthansa di Francoforte nel 2009, e il centro aeromedico della Deutsche Lufthansa di Monaco nel 2014 per il rilascio del certificato di idoneità attuale". Insomma la compagnia si difende spiegando che ha tre Aeromedical center e 20 medici specializzati, ma anche se un pilota si rivolge a uno di questi centri, la compagnia non ha accesso agli atti medici: è a conoscenza soltanto dell'idoneità o meno a volare".

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