Cerca
Logo
Cerca
+

Così il Califfo seduce le donne: la strategia per attirare le ragazze

Lucia Esposito
  • a
  • a
  • a

Secondo i servizi segreti italiani e francesi, lo Stato Islamico da qualche mese ha lanciato sul web un a nuova massiccia campagna di reclutamento rivolta alle donne. Il califfo al Baghdadi è preoccupato di garantire un futuro al suo regno del terrore e così seguendo un programma che ricorda molto quello nazista, ha deciso di lanciare il suo personale «proggetto Lebensborn». L' intento è quello di garantirsi un futuro fatto di bambini fanatizzati dall' islam radicale e per questo sono state studiate delle apposite piattaforme digitali in grado di fare proseliti tra le figlie dei musulmani che vivono in Europ e le neo convertite e trovare così delle giovani spose per i 60 mila combattenti dell'Isis. I servizi segreti italiani hanno infatti notato: «ripetuti appelli alla hijira (il ritorno in un Paese musulmano), e la nascita di siti jihadisti riservati unicamente alle donne», in cui l' Isis esalta le virtù della vita matrimoniale islamica, la procreazione e la crescita di futuri combattenti che sappiano sacrificarsi e morire in nome di Allah e di Maometto. «Lo Stato islamico si preoccupa del reclutamento delle madri dei futuri jihadisti e le giovani italiane o francesi radicalizzate sono molto apprezzate e per questo, sono oggetto di una caccia particolarmente intensa da parte dei reclutatori dello Stato islamico», spiega un agente dell' antiterrorismo italiano. Le partenze di queste ragazze, spesso minorenni e senza possibilità economica, vengono finanziate totalmente dall' Isis: «Le europee sono oggetto di una attenzione ossessiva da parte dei reclutatori. Per loro, la donna deve assolvere a due compiti fondamentali: assicurare il riposo e il piacere del guerriero di ritorno dai campi di battaglia, e popolare il Califfato di bambini cresciuti nell' odio e nel fanatismo». L' anno scorso, le giovani francesi rappresentavano il 12% del totale dei jihadisti presenti in Siria. Secondo nostre informazioni, le giovani europee rappresentano il 35% dei foreign fighters, e tra queste almeno il 30% sono ragazze convertitesi all' islam solo di recente (sarebbero 200 le neoconvertite su 580 ragazze che nel 2014 hanno deciso di raggiungere la Siria). «Appena una ragazza arriva in Siria, viene presa in carico dall' Isis», continua la nostra fonte, «che la mette in contatto con i combattenti delle unità impegnate al fronte, un po' come avviene per le agenzie matrimoniali. L' Isis è preoccupato dal fatto che i combattenti stranieri, specialmente gli europei e i ceceni, non riescono a trovare facilmente moglie tra le donne sunnite siriane o irachene, perché le loro famiglie non accettano di darle in sposa a stranieri che non godono di grande reputazione. I combattenti stranieri preferiscono le ragazze europee, e tra queste, le più richieste sono le neo convertite, perché più radicalizzate e più sottomesse al loro uomo». Una volta sposate, hanno solo una missione da portare a termine: fare quanti più figli possibile. «Le ragazze date in sposa ai miliziani di una stessa unità militare, vivono tutte insieme in un apposito edificio comune. I mariti le raggiungono dal fronte quando sono in congedo», prosegue la fonte, «e devono fare un figlio entro un anno, massimo 18 mesi, altrimenti vengono ripudiate dai mariti. Non vengono mai lasciate sole, e sono sorvegliate da soldatesse in burka nero, appartenenti a una speciale brigata, chiamata al-Khansaa». Una volta che il bambino ha raggiunto l' età di 4 o 5 anni, viene affidato a delle strutture specializzate dello Stato Islamico. Crescerà in apposite scuole coraniche e imparerà ad utilizzare fin da piccolo qualsiasi tipo di arma: dalla pistola semiautomatica al kalashnikov al coltello. E gli saranno inculcati fin dalla più tenera età, l' atto di uccidere e l' odio verso l' Occidente.  Molto ricercate le neoconvertite Siti web per attirare le ragazze in Siria. E renderle mogli di terroristi e madri di futuri assassiniCosì il Califfo seduce le europee. Leonardo Piccini

Dai blog