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Siria, il video choc: i ribelli fucilano 7 soldati di Assad

Impressionante documento pubblicato dal NY Times: "Non avete morale né Dio", e gli islamisti sparano a sangue freddo ai lealisti. Una guerra aiuterà davvero il Paese?

Giulio Bucchi
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Un gruppo di ribelli siriani che puntano i fucili sulle schiene nude di sette militari lealisti, legati e accovacciati ai loro piedi. E poi la raffica: un'esecuzione brutale, davanti alle videocamere, per far capire ai soldati di Assad che il lodo destino è quello dell'esecuzione sommaria. Il video-choc, pubblicato dal New York Times, sarebbe stato girato lo scorso aprile nei pressi di Idlib, nella parte Nord-Occidentale della Siria verso il confine con la Turchia. A guidare il plotone d'esecuzione il 37enne Abdul Samad Issa: "VIsto che non avete né morale né religione, noi giuriamo davanti al Signore: ci vendicheremo. Un giuramento è un vincolo per noi", spiega prima di fare fuoco. Un aiuto alla Jihad? - Esempi di violenze come questo, si domanda il New York Times, non fanno altro che accrescere i dubbi su un intervento militare internazionale contro il regime di Assad e a favore dei ribelli. Come in Libia, come in Egitto, il rischio è che per abbattare il dittatore si finisca per dare forza alle fronde dell'Islam integralista e jihadista. Con un unico risultato: destabilizzare la Regione, creare tensioni tra Iran e Israele, e condannare i civili siriani ad altri anni di sofferenze e crudeltà. Semplicemente, questa volta, nel nome di Allah.        

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