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Uragano Ophelia verso l'Europa, l'esperto: "Energia enorme, l'acqua potrebbe invadere le case a distanza di km dalle coste"

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Margherita Fedocci
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Il decimo uragano della stagione, Ophelia, si sta dirigendo verso l'Europa. A mettere in allarme il Vecchio Continente è stato il Centro Nazionale Uragani Usa. L'uragano al momento si trova a sud ovest delle isole Azzorre, a largo del Portogallo, e avanza verso l'Europa alla velocità di circa 5 km/h con raffiche di vento fino a 135 km/h. Le zone maggiormente colpite secondo gli studiosi sono quelle del Nord Europa, nello specifico Irlanda e Inghilterra, ma non si escludono conseguenze per il resto delle nazioni.  "È un fenomeno sorprendente che si spiega con l'anomala temperatura degli oceani", spiega a Repubblica Gianmaria Sannino, climatologo dell'Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile. "Siamo oltre i 26 gradi, uno in più rispetto alla normalità - ha proseguito l'esperto -. C'è un'enorme quantità di energia: è come se gli uragani potessero ricaricare le pile e andare avanti a oltranza finché trovano acqua. Il cambiamento climatico ha mutato, oltre alla temperatura dei mari, anche il sistema atmosferico".  Ad oggi si pensa che l'Italia non sarà toccata da Ophelia, ma non è da escludere che la sua traiettoria possa richiamare venti caldi del Nord Africa sull'Europa facendo alzare le temperature sopra la media. Nel Mediterraneo però si cominciano a verificare fenomeni di dimensioni più ridotte rispetto agli uragani atlantici ma comunque preoccupanti, i cosiddetti Medicaines. "Con un mare più alto di 15 o 20 centimetri cresce l'effetto marea che devasta le città costiere: l'acqua potrebbe invadere le case a distanza di chilometri dalle coste", conclude Sannino. 

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