Barbie terrorizza gli islamici. Non è il titolo di uno dei trailer che ha reso celebre il comico Maccio Capatonda. Nemmeno una nuova versione dell’urlo di Bruce Lee, ma la celebre bambola che irrompe nell’estate francese spaccando in due l’opinione pubblica manco fosse Godzilla. Lo scorso 8 agosto nel comune di Noisy-le-Sec, Île-de-France alle porte di Parigi, doveva essere proiettata la pellicola del 2023 Barbie diretta da Greta Gerwig. Un successo oltralpe che ha radunato all’uscita, due anni fa, numeri da capogiro con quasi 6 milioni di spettatori. Le sedie erano posizionate, le crêpe calde e le luci naturali scomparivano, per lasciare spazio a quelle artificiali, in questo cinema all’aperto. Ecco succede che un gruppo, definito- occhio alla penna - «di teppisti», inizia a protestare contro la proiezione. Motivo? Presto detto. Il film, secondo loro, «promuove l’omosessualità ed è un attacco all’integrità della donna». Meno male che sono giunti costoro a proteggere la nostra morale, altrimenti non sapevamo come fare. Il sindaco comunista della città, Olivier Sarrabeyrouse, ha denunciato l’accaduto spiegando come questo gruppo avesse, inoltre, minacciato di distruggere le attrezzature qualora Barbie fosse andato in onda. Alla fine? Film sospeso e tutti a casa.
L’incedere dei giorni ha ingigantito la questione e ieri in Francia su tv, radio e giornali la notizia era questa. Ovviamente gran parte dei commentatori, proprio come il primo cittadino, hanno fatto un giro attorno all’appartenenza religiosa di questi poliziotti etici. Quindi il giocattolo, datato 1959, alto 45 centimetri e vestito con tutti gli accessori che lo scibile della moda ha creato diventa lo spaventapasseri di questo sodalizio di musulmani. Mani sugli occhi non sia mai che lo sguardo incroci le gambe di Margot Robbie o gli addominali di Ryan Gosling. Vuoi mai che dopo, quasi, due ore di visione venga voglia a qualcuna di tingersi i capelli di biondo o a qualche esagitato di fare pensieri omoerotici su Ken.
Marina di Carrara, sul palco la sfilata in "burkini". Ira della Lega
L'Islam alla conquista del mondo della moda. A Marina di Carrara, durante il Festival dell'Ospitalità, &e...Sarrabeyrouse ci ha messo del suo, rendendo la polemica ancora più lunare, aggiungendo che «la transfobia e l’omofobia non sono appannaggio di una frangia della popolazione» e che «l'estrema destra e la destra conducono queste battaglie da anni». E ti pareva sempre colpa del Fascismo. Mentre la commentatrice, Ophélie Roque, su Le Figaro ha detto che «se per respingere l’islamismo bisogna guardare Barbie, ora sapete cosa dovete fare». Invece l’eurodeputato lepeniano Aleksandar Nikolic ha aggiunto che «non bisogna sottostare alle regole religiose, non è in linea con il sistema francese». Annuncio alle persone celate dietro il mantello dell’Islam che hanno bloccato la diffusione della pellicola. Se basta Barbie per mettervi in crisi consigliamo una Cura Ludovico per rivedere le basi della vostra rettitudine.