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Si fotografano nude al parco. Assolte dal giudice: "La tv è peggio"

simone cerroni
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Quattro ragazze di 18 anni si fotografano semi-nude nel parco, in reggiseno e mutandine e il giudice le assolve nella convinzione che "la televisione è peggio". Per quell'episodio risalente al febbraio 2010, come anticipato ieri dal Corriere Mercantile, quotidiano di Genova, le ragazze che avevano scandalizzato una mamma al parco con il suo bambino ed erano state denunciate, sono state processate e assolte dal giudice di pace Massimo Corradi di Genova. La vicenda risale a quattro anni fa, quando una mamma indignata per lo spettacolo aveva chiamato i carabinieri che, una volta arrivati al parco, avevano sequestrato la macchina fotografica alle ragazze, intente a fotografarsi in reggiseno e mutande. I carabinieri, dopo averle fatte rivestire, le avevano accompagnate in caserma per l'identificazione e le avevano denunciate per atti contrari alla pubblica decenza. La difesa - A distanza di quattro anni ecco le conseguenze processuali. La difesa ha sostenuto che con quegli scatti il decoro pubblico non era stato violato, in primis perché le ragazze si sarebbero appartate per fare gli scatti e in secondo luogo perché la tv ripropone immagini molto più provocatorie. Il comportamento delle giovani che avevano deciso di realizzare un book fotografico per promuovere la loro immagine, forse perché desiderose di entrare nel mondo dello spettacolo, "non offende il senso del pudore e non rappresenta un insulto alla pubblica decenza. In televisione - ha detto l'avvocato Giusy Morabito - durante la fascia protetta si vedono immagini ben più spinte, anche nelle varie pubblicità, rispetto a come si presentavano le quattro ragazze che, tutto sommato, si erano anche posizionate vicino ad alcune siepi".

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