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Gli avvocati di Bossetti: "Sicuri che verrà scarcerato"

Il carpentiere accusato della morte di Yara Gambirasio è in cella da 80 giorni. L'istanza presentata a inizio settimana prossima

Matteo Legnani
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Dopo settimane sulle prime pagine dei giornali, nel mese di agosto i riflettori si sono allontanati dal carcere Gleno di Bergamo, dove Massimo Bossetti è detenuto da 80 giorni con l'accusa di essere l'assassino di Yara Gambirasio, la 13 enne scomparsa il 26 novembre 2010 a Brembate e poi trovata morta in un campo alcuni mesi dopo. Mentre l'accusa gioca tutte le sue carte sulla prova del dna, la difesa è alle prese con la mole di carte prodotte a carico del suo assistito. Ed è in dirittura d'arrivo per chiedere la scarcerazione di Bossetti. L'istanza "la presenteremo tra lunedì e martedì», assicura Silvia Gazzetti, l'avvocato che con Claudio Salvagni assiste il carpentiere di Mapello. "Non è un atto dovuto, né un tentativo campato per aria - puntualizza. Non lo depositiamo per far vedere al nostro assistito che qualcosa di concreto facciamo, oltre alla consultazione della mole di carte. Lo facciamo perché siamo convinti che ci siano gli elementi in virtù dei quali quest'uomo, dopo aver passato 80 giorni in una cella d'isolamento, possa essere scarcerato". Una scarcerazione, quella di Bossetti, che sarebbe l'ennesimo, clamoroso, colpo di scena in una vicenda che da ormai quasi quattro anni sta tenendo col fiato sospeso.

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