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Torna sieropositivo il bimbo guarito dall'Aids

Eliana Giusto
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Sembrava guarito dall'Hiv, ma un bambino milanese, dopo la sospensione della massiccia terapia antiretrovirale cominciata alla nascita, risulta di nuovo sieropositivo. Insomma, il caso della "Mississipi baby" (la bimba americana che aveva illuso i medici di essere uscita per sempre dall'incubo dell'Aids) non è unico. Purtroppo l'apparente guarigione è una realtà anche in Italia. Guarigione apparente - Il piccolo, in cura all'ospedale Sacco, era nato nel 2009 da una donna sieropositiva e anche lui risultava infetto. Subito la terapia d'urto che ha abbattuto la carica virale fino ad azzerarla. Per tre anni nessuna traccia di Hiv, ma dopo lo stop alle cure la sua ricomparsa. Il caso è descritto su Lancet e dimostra "purtroppo che la guarigione dall'Hiv può essere solo apparente", spiega Mario Clerici, del Dipartimento di fisiopatologia medico-chirurgica e dei trapianti dell'università Statale di Milano. "Il piccolo ora ha 5 anni, ha ripreso i farmaci e da un anno per effetto delle terapie il virus è ancora scomparso. Ma non si può più parlare di guarigione". Tracce indelebili - Non solo. Per la prima volta al mondo gli scienziati milanesi hanno verificato che "l'Hiv lascia sul sistema immunitario delle tracce indelebili, anche nel periodo in cui il virus sembra completamente sparito dall'organismo. È come quando si cammina sul cemento ancora fresco: le impronte rimangono per sempre".

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