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Lo scienziato Zichichi e la verità sulle previsioni catastrofiche

Lucia Esposito
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Antonino Zichichi, presidente della Wfs, World federation of scientist, la federazione degli scienziati mondiali non crede alle previsioni catasftrofiste sul lungo periodo. Il Giornale lo ha intervistato proprio mentre a Parigi è in corso una riunione dei capi di Stato sui problemi dell'ambienti. In particolare, lo scienziato è scettico rispetto al tema del riscaldamento dell'ambiente. Al quotidiano di via Negri dice chiaramente che  le previsioni  "hanno senso solo a breve termine. Quelle sul tempo di domattina hanno margini di errori bassissimi, quelle tra 15 giorni sono inattendibili. Si figuri una previsione sul clima a dieci anni. Quello che funziona bene è il cosidetto now casting; lo abbiamo scoperto noi con un progetto pilota della Wfs in Cina studiando il Fiume Giallo che causava migliaia di morti per le previsioni a lungo termine che davano troppo spesso falsi allarmi. La gente ignorava gli allarmi restando a casa. Fino a quando noi abbiamo introdotto le previsioni a breve termine: «now casting». Ecco perché il presidente Den Xiao Ping mi ricevette a Pechino come fossi un capo di Stato e mi disse che avrebbe sostenuto l'istituzione di un laboratorio mondiale per una scienza senza segreti e senza frontiere come facciamo al Cern e a Erice nel Centro di Cultura Scientifica che porta il nome del pupillo di Fermi, Ettore Majorana». Rivoluzioni - Zichichi preferisce confrontarsi con le 72 emergenze planetarie che "a differenza di quelle climatiche sono verificabili, certe, scientificamente provabili".  Tra le tante emergenze c'è certamente l'acqua. Mentre per quanto riguarda l'effetto serra non ha dubbi: "L'effetto serra non è un nostro nemico. Se non ci fosse l' effetto serra la temperatura di questo satellite del sole sarebbe 18 gradi sotto zero. L' effetto serra ci regala 33 gradi».

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