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Incontro Pdl, Napolitano: "Non posso interferire sulla giustizia"

Giorgio Napolitano e Angelino Alfano

Nicoletta Orlandi Posti
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Il giorno dopo la manifestazione davanti al Tribunale di Milano, Angelino Alfano, Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto sono saliti al Colle con l'intenzione di denunciare al Presidente della Repubblica quella che ritengono una "persecuzione giudiziaria" nei confronti di Silvio Berlusconi. E l'obiettivo è stato centrato. Al termine dell'incontro Giorgio Napolitano ha convocato i vertici del Consiglio Superiore della Magistratura. Non un appuntamento a data da destinarsi: vuole parlarci questo pomeriggio, alle 18, nel suo studio al Quirinale.  La nota ufficiale - Nonostante la nota diramata dopo l'incontro dalla Presidenza della Repubblica abbia i toni pacati e racconti senza troppa enfasi l'incontro con i rappresentanti del Pdl, evidentemente le parole di Alfano hanno toccato le corde giuste. Ovviamente Napolitano ha espresso il suo rammarico per la manifestazione degli eletti del Popolo delle Libertà messa in scena ieri davanti al Tribunale di Milano, ma tant'è. Il Capo dello Stato, "nel fare appello a un comune e generale senso di responsabilità perché non appaia messa in questione nè la libertà di espressione di ogni dissenso né l'autonomia e l'indipendenza della magistratura, ha auspicato un immediato cambiamento del clima venutosi a creare; e si è riservato - si legge nella nota - di sviluppare più ampiamente in un prossimo intervento le sue valutazioni".  Napolitano nel suo resoconto dell'incontro ci tiene a precisare che Alfano, Cicchitto e Gasparri "gli hanno rappresentato preoccupazioni di carattere politico-istituzionale per recenti sviluppi delle vicende giudiziarie riguardanti il leader del loro partito e capo della loro coalizione. I rappresentanti del Pdl hanno altresì espresso piena consapevolezza della natura delle responsabilità e delle prerogative del Capo dello Stato che non può interferire nell'esercizio del potere giudiziario, e quindi non gli hanno rivolto alcuna richiesta di impropri interventi in materia".  Il commento del Pdl - "Il Presidente Napolitano ha ascoltato con grande attenzione le nostre preoccupazioni per i rischi   che sta correndo la democrazia italiana. Di fronte a questi rischi il  Popolo della libertà continuerà a esprimere, con tutte le forze di  cui dispone, le proprie ragioni e a difendere la propria storia e   quella di Silvio Berlusconi”., scrivono in una nota congiunta il   segretario del Pdl, Angelino Alfano, e i capigruppo di Senato e   Camera, Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto, al termine   dell'incontro con il Capo dello Stato, definito "molto rispettoso,  chiaro e schietto".  "La nostra posizione -aggiungono- è nota: è in corso un   tentativo di eliminazione per via giudiziaria del leader del   centrodestra italiano che milioni di elettori hanno nuovamente scelto   con un consenso che ha prodotto un sostanziale pareggio alle ultime   elezioni".

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