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Roma, gelato "salato" per i turistiScontrino da 64 euro per 4 coni

Lo scontrino della vergogna  (foto tratta dal Corriere)

Stangata a due coppie di inglesi in una gelateria nei pressi di piazza di Spagna

Nicoletta Orlandi Posti
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  Un trattamento davvero speciale quello che si sono visti riservare quattro turisti inglesi in gita a Roma. Quando sono andati a pagare i loro coni gelato, tre gusti e due cialde, da consumare rigorosamente in piedi, hanno pensato ad un errore. E invece no: hanno dovuto sborsare 64 euro, 16 euro ogni "cartoccio". Eppure sui listini appesi alle pareti della gelateria di via della Vite, a due passi da piazza di Spagna, i prezzi dei gelati erano normali. Le due coppie, racconta Alessandro Capponi sul Corriere, sono così colpiti dalla cifra spesa che ne parlano con chiunque si avvicini loro, mostrano lo scontrino, spiegano e raccontano: "Non ci siamo seduti al tavolino, non eravamo ai piedi della scalinata di Trinità de' Monti, ma là, in quel bar all'angolo. Abbiamo preso il gelato per mangiarlo in strada". Los contrino, fa notare il Corriere,  è intestato alla "Cardesi srl", di Alfiero Tredicine, cognome noto in città sia per i camion bar del Centro sia per l'attività politica (nel Pdl) di Giordano, consigliere comunale.  Non è un caso isolato - Un "trattamento speciale" che ha accolto anche altri turisti nella Capitale: ha fatto scalpore il caso di due giapponesi che nel 2009 al ristorante «Passetto», dietro piazza Navona, pagarono un conto da 695 euro. E ancora, ricorda il Corriere, il blitz della Finanza nel 2010 svelò il giro delle false guide turistiche (chiedevano dai 50 ai 150 euro), e a settembre altri turisti si lamentarono per un bed and breakfast all'Esquilino: li facevano dormire su letti a castello. Senza citare centurioni, bancarelle e mendicanti, il centro storico della città vive, ormai da anni, una situazione non proprio a misura di turista: basta ricordare il caso dell'americana che, trasportata su un'ambulanza privata, si è vista consegnare un conto da 1.300 euro.  

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