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Politici ed escort, da Firenze alla Sicilia: ecco la vera P2 della Casta

Matteo Renzi

Giulio Bucchi
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Politici e prostitute. Eccola, la vera P2 italiana. In due giorni, esplodono due scandali analoghi in città lontane centinaia di chilomentri. A Firenze, il sexgate che coinvolge un assessore del sindaco Matteo Renzi e una escort da lui assunta (con tanto di alloggio garantito). In Sicilia, a Palermo, l'operazione della Guardia di Finanza che ha portato all'arresto di 17 persone tra ex assessori della Regione e manager che pilotavano appalti pubblici e pagavano con fondi destinati ai giovani disoccupati dell'isola - oltre al danno, la beffa - servizi e beni decisamente "extra" per gli amici politici: viaggi e piacevoli intrattenimenti con escort. Potere e sesso, malattia per la verità vecchiotta della Casta italica. Tra festini e amorazzi vari, ci sono passati in tanti e di ogni colore. Precedenti piccanti - Negli ultimi mesi, i pm si sono concentrati, per esempio, sulle spese allegre di varie regioni, nel pieno della bufera dei vari Fiorito-gate e Regionopoli. Prima ancora, però, a far rumore fu il caso dell'ex governatore della Regione Lazio, il democratico Piero Marrazzo, costretto a dimettersi nel 2009 perché ricattato da alcuni carabinieri che l'avevano colto nell'appartamento del trans Natalie in via Gradoli, con tanto di video segreto, dove il governatore era solito recarsi con l'auto blu di ordinanza. Dettaglio questo "irrilevante" secondo la Cassazione, secondo cui Marrazzo è stato solo una vittima di ricatto. Prima di lui, nel luglio 2007, il deputato Udc Cosimo Mele fu protagonista di una nottata a base di alcol e droga con due prostitute n una suite dell'Hotel Flora di via Veneto a Roma. Una delle due ragazze fu ricoverata per un malore, l'onorevole si dimise. Niente paura: il 10 giugno scorso è stato eletto sindaco nella sua Carovigno. Toghe a luci rosse - Nel calderone ci finisce a furor di magistratura anche Silvio Berlusconi, che tra Bari e Arcore deve fronteggiare almeno due grandi inchieste sulle sue frequentazioni (senza contare i procedimenti correlati, come il Ruby Bis a Milano). Piccolo particolare, in questo caso il processo all'eventuale vizio è diventato ben presto anche processo politico. Peggio è andata a Dominique Strauss-Kahn, il possibile candidato socialista all'Eliseo, in Francia, azzoppato da uno scandalo sessuale a New York con tanto di processo-gogna risoltosi in un nulla di fatto. Ma nel frattempo il treno per la presidenza era passato da un pezzo.

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