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Puglia, strage ferroviaria di Corato: il giudice ordina il reintegro del capotreno

Andrea Tempestini
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Nel luglio 2016, nella strage ferroviaria di Corato, in Puglia, morirono 23 persone. E oggi Alessio Porcelli, il capotreno finito sotto inchiesta per la sciagura, ha ottenuto il reintegro sul posto di lavoro. Lo ha disposto il Tribunale del lavoro di Bari, predisponendo anche l'immediato pagamento degli arretrati. Porcelli era stato sospeso dal servizio il giorno successivo l'incidente dall'azienda Ferrotramviaria spa. Con i suoi legali, però, il capostazione ha impugnato il provvedimento chiedendo di essere riammesso al lavoro poiché estraneo ai fatti. Il tribunale ha riconosciuto l'illegittimità della decisione dell'azienda, ordinando, come detto, il reintegro. Continua invece l'inchiesta penale sul suo conto: secondo i rilievi d'indagine, l'incidente sarebbe stato procurato da un errore umano a causa dell'uso del blocco telefonico sulla linea a binario unico.

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