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Igor, cinque indagati per favoreggiamento: il killer di Budrio aiutato dai rom a fuggire all'estero?

Andrea Tempestini
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Igor, il killer di Budrio, è un fantasma. E, quasi certamente, non è più in Italia. Otto mesi dopo la sua fuga continua, quasi per certo non tra Budrio, Consandolo, Argenta e Molinella. Gli inquirenti si chiedono, dunque, chi abbia aiutato a fuggire l'uomo colpevole di (almeno) due omicidi. E, si apprende, ora sotto indagine c'è una rete di contatti che, nella zona, potrebbero averlo aiutato prima a nascondersi e poi, forse, a fuggire all'estero. Già, perché scavando nel passato di Igor - in realtà Norbert Feher - sono spuntate vecchie amicizie che i magistrati ritengono di interesse investigativo: ora, ci si concentra su una decina di nomi. Nel dettaglio, si tratta dei nomi di chi potrebbe conoscere gli spostamenti di Igor o, quantomeno, avere un'idea relativa a dove sia fuggito. Su questi nomi la procura mantiene il massimo riserbo, ma secondo Repubblica sono almeno cinque i sospettati di aver in qualche modo favorito o coperto la latitanza di Igor. Cinque indagati per favoreggiamento. Si tratta di piccoli criminali italiani e stranieri con precedenti per furti, ricettazione e spaccio di basso livello, persone che gravitano attorno ai campi nomadi (di etnia Sinti e slava) disseminati nel Ferrarese. E per i quali Igor, prima di uccidere il barista di Budrio Davide Fabbri e la guardia ecologica volontaria Valerio Verri, negli ultimi due anni era diventato un punto di riferimento. Secondo gli inquirenti, comunque, la vera identità del bastardo di Budrio può essere la chiave per comprendere l'intera vicenda: già, chi è Igor?

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