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Immigrazione, gli "islamici integrati" a Chieti picchiano la figlia di 17 anni col mattarello. "Troppo occidentale"

Giulio Bucchi
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Tra un "allarme fascismo" e l'altro, l'Italia (soprattutto quella che guarda a sinistra" sembra dimenticarsi di una emergenza quotidiana e sotterranea, e per questo pericolosissima: la mancata integrazione degli immigrati. E spesso non per colpa degli italiani: a Chieti due genitori albanesi quarantenni di religione musulmana sono stati denunciati per aver picchiato più volte anche con un mattarello la loro figlia di 17 anni. Il motivo è aberrante: voleva vivere "troppo all'occidentale" e per questo alla ragazzina era proibito anche uscire dopo la scuola. È stata la stessa 17enne, spiega Leggo.it, a rivelare a un'amica il suo incubo famigliare. La ragazza si è poi rivolta a una professoressa e quest'ultima ha avvertito la polizia. A differenza della vittima suo fratello adolescente conduceva una vita normale. I due genitori sono ora indagati per abuso di mezzi di correzione. 

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