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Sardegna, il poliziotto perde mano e occhio e i compagni esultano: "Sbirro ficcanaso..."

Davide Locano
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Un poliziotto ci ha rimesso una mano e un occhio. E gli antifascisti festeggiano. Succede a Cagliari, dove il 27 luglio è in programma una festa in solidarietà a tre anarchici accusati di aver messo una bomba contro una libreria di CasaPound a Firenze. L'attentato risale al capodanno 2017, così come il ferimento dell'artificiere che tentava di disinnescare la bomba. «Durante quest'azione», si legge sul manifesto che pubblicizza l'evento, «è rimasto ferito lo sbirro ficcanaso che cercava di disinnescare l'ordigno, lasciando sul posto una mano e un occhio. A noi non interessa sapere chi sia stato e continueremo a gioire ogniqualvolta qualcuno attacca i fascisti, meglio ancora se uno sbirro ci va di mezzo». Via alla musica e alle danze, quindi. La festa antifascista, però, a molti non va proprio giù. Salvatore Deidda, deputato sardo di Fratelli d'Italia, ha portato il caso in Parlamento. «Mi dispiace dare spazio a queste schifezze», ha scritto Deidda sulla sua pagina Facebook, «ma questa mattina \[ieri, ndr\] ho presentato un'interrogazione per denunciare a livello parlamentare quanto a Cagliari sta avvenendo da qualche anno, in particolare da quando c'è una certa parte politica che amministra il Comune». E ancora: «Piena solidarietà agli uomini delle forze dell'ordine e condanna per chi oggi, ancora, prova a fomentare l'odio e la violenza politica. Sono stati tollerati sin troppo. Basta loro e chi li sostiene e fiancheggia». E sul caso si è fatto sentire anche il Sindacato autonomo di polizia. «Rispondere a questa gente», si legge sulla pagina Facebook Sap Cagliari, «vorrebbe dire dar loro importanza. Chi lancia messaggi nascondendosi dietro l'anonimato dimostra di essere un vile codardo meritevole solo di indifferenza». «Preferiamo invece», continua il post, «lanciare un messaggio di ringraziamento a Mario, “sbirro ficcanaso”, che con il suo sacrificio ha fatto in modo che nessun cittadino si ferisse per l'esplosione di quell'ordigno. Ogni #Poliziotto continuerà a fare il suo lavoro in nome della sicurezza e a tutela di tutti, anche di questi pochi disadattati». (Al. B.)

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