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Ragno violino, parla una vittima: "Un incubo orrendo, come mi ha ridotto". Terrore in tutta Italia

Cristina Agostini
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Prima il gonfiore poi il malore e la corsa in ospedale. Tutto per colpa della puntura di un ragno violino. "Sono precipitata in un incubo", racconta Alessia Assenso, trentenne romana, in una intervista al Messaggero, dopo l'allarme sul boom di punture da Loxosceles rufescens. "Ho sentito un leggerissimo pizzico al malleolo, dopo pochi minuti ho visto che c'era un puntino di sangue. Non mi sono allarmata" ma "durante la serata è arrivato il prurito e nella notte ha iniziato a gonfiarsi il collo del piede". Il giorno dopo "il piede ha continuato a gonfiarsi in maniera evidente ed ho usato una crema antistaminica" finché quando "sono andata dalla parrucchiera lei, vedendomi il piede, si è preoccupata ed ha composto il numero del centro anti-veleni del Policlinico Gemelli. E' stata la mia salvezza, la ringrazierò sempre per questo". Leggi anche: Ragno violino in Italia, record di attacchi. Gravissimi danni: dove si nasconde, in casa In ospedale infatti l'hanno messa in guardia su alcuni sintomi. Che purtroppo poi si sono presentati: "Dopo 48 dalla puntura, a cena ho iniziato a stare male. Il piede era molto dolorante e sono corsa in bagno con forti attacchi di vomito e diarrea. Sono andata subito al Gemelli e mi hanno trattenuta per tre giorni con cure antibiotiche, cortisone e analisi del sangue per monitorare i valori sballati dei globuli bianchi".

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