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Pesce fresco, ma col trucco: come riconoscere la fregatura

Il Cafados rende lucidi e brillanti tonni, sardine, acciughe e altri animali. Ma è tutta una menzogna: ecco cosa dovete controllare per mangiare sano

Andrea Tempestini
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Il pesce vi sembra freschissimo? Occhio, potrebbe essere una fregatura. Il trucchetto si chiama Cafodos o Cafados, e come spiega il tossicologo Alberto Mantovani su Oggi, è un addittivo non commerciabile in Italia, di provenienza spagnola, che viene utilizzato da solo o, più spesso, con aggiunta di acqua ossigenata. Utilizzato sul pesce, ovvio. La sostanza, di per sè, non presenta particolari rischi di tossicità, ed è anche piuttosto difficile da reperire nel pesce trattato, poiché a contatto con acqua e ghiaccio si dissolve nei suoi componenti. Dunque, il Cafados, deve essere individuato con i controlli di filiera. Pesci a rischio - A causa di questa sostanza, arriviamo al dunque, il rischio per il consumatore è indiretto, e si associa ad alcuni tipi di pesce la cui apparente freschezza e lucentezza data dalla sostanza maschera il reale stato delle carni, che potrebbero essere deteriorate. Per chi fosse interessato, a livello tecnico, la istidina (un aminoacido che costituisce le proteine dei muscoli) si trasforma in istamina, una molecola che può causare allergie e reazioni anafilattiche. Nel dettaglio, i pesci che potrebbero essere "truccati" col Cafados sono il tonno, lo sgombro, la palamita, la sardina e l'acciuga. I sintomi - Il consiglio, dunque, è quello di fare attenzione a questi pesci soprattutto se tenuti in una soluzione acquosa o in ghiaccio in cassette di polistirolo: potrebbero essere trattati, ossia il liquido dove stanno potrebbe essere "allungato" col Cafados. I sintomi della sostanza possono essere acuti e simulano un'allergia: arrossamenti cutanei, cefalea, palpitazioni, nausea, diarrea. Per le persone asmatiche o cardiopatiche i sintomi potrebbero essere anche più violenti e pericolosi.  Come proteggersi - Che cosa si può fare, dunque? Il Cafados rende le superfici brillanti, ma non attenua la perdita della sodezza della carne di pesce: tastate gli animali. Inoltre si può cercare di capire se il pesce è fresco guardandone gli occhi: in particolare se sono appiattiti e infossati, poiché il Cafados non ne attenua il degrado. La sostanza, per inciso, non riesce nemmeno a mascherare l'odore del pesce non fresco, quindi è bene annusarlo. Infine l'ultima dritta, le branchie: il Cafados riesce a mascherarne l'invecchiamento, ma se sono brunastre e opache il pesce non è fresco.

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