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Pensioni, l'allarme Inps: contributi silenti, è caos

Contributi silenti, l'Istituto non può ridare i soldi ai lavoratori altrimenti sarà "default". Anni e assegni, ecco chi trema

Giulio Bucchi
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  Il polverone esodati non è il solo pasticcio di Elsa Fornero. La sua riforma delle pensioni rischia ora di fare esplodere quella che Italia Oggi ha definito la "bomba ad orologeria dei contributi silenti". Una magagna da 10 miliardi di euro, a tanto ammontano quei contributi, che se l'Inps fosse costretta a restituire ai lavoratori porterebbe al "rischio default" per l'istituto previdenziale. L'altro rischio è che "diversi milioni" di italiani (lo ha spiegato il direttore generale dell'Inps Mauro Nori) rimangano senza pensione. I soggetti a rischio - In base al precedente regime pensionistico, con la riforma del 1993, i lavoratori che non avevano versato almeno 15 anni di contributi entro il 1992 o chi avesse iniziato a versarli poteva mantenere il requisito dei 15 anni di contribuzione versando, appunto, "contributi silenti". Coloro che erano in questa condizione hanno aspettato di compiere 60 anni per andare in pensione, ma con la riforma Fornero ora di anni di contributi ne servono 20, come per il resto dei lavoratori. Tra i soggetti che più hanno usufruito dei contributi silenti ci sono donne, ex lavoratori autonomi, stagionali agricoli pagati con i vaucher, professionisti con una vita lavorativa irregolare. I loro contributi, di fatto, rischiano di restare all'Inps.  Cosa fare ora - Come spiega Italia Oggi, ai contribuenti in questione rimangono due alternative: continuare a versare contributi per altri 5 anni oppure perdere i soldi versati. La circolare Inps dello scorso marzo, infatti, impone anche a chi aveva maturato i 15 anni di versamenti di arrivare a 20 anni di contribuzione per avere diritto alla pensione. Quando ne è stato chiesto conto in Parlamento, il vice della Fornero, Michel Martone, ha allargato le braccia. E' una forzatura interpretativa della riforma, assicura il viceministro, ma l'Inps non torna indietro.      

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