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Imparare una lingua, più sport e meno stress: ecco i propositi del 2015

Nicoletta Orlandi Posti
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Anno nuovo, vita nuova. Come succede alla fine di ogni dicembre, uomini e donne si dicono decisi a dare una sterzata alla propria esistenza con una serie di buoni propositi, che però, spesso rimangono soltanto tali. Per quanto riguarda il 2014, noi italiani ne abbiamo "bucati" parecchi: solo il 42% degli intervistati da Babbel, l'app leader di mercato per l'apprendimento online, dichiara di aver raggiunto gli obiettivi che si era prefissato all'inizio dell'anno, contro il 71% degli austriaci e il 62% dei tedeschi. Bisognerà quindi aspettare per sapere quali di questi buoni propositi saranno realmente attuati nel 2015. Lingue - Quanto ai propositi per il 2015 l'apprendimento di nuove lingue svetta tra i primi posti della lista dei buoni propositi per l'anno nuovo. Babbel ha intervistato quasi 10.000 utenti – in Europa e negli Stati Uniti – chiedendo loro di svelare i buoni propositi per il 2015. Come in tutti i paesi, in Italia imparare una nuova lingua è il primo buon proposito per l'anno nuovo (31%). La maggior parte degli italiani che hanno preso parte all'indagine ha poi indicato la volontà di perdere peso (15%), di fare più sport (14%), di essere meno stressati (14%) e di leggere di più (10%). Ultimi posti in classifica invece per il classico smettere di fumare (3%) e il bere meno alcol (1%). Stressati - E nel resto dell'Europa quali sono i buoni propositi per il 2015? Se il desiderio d'imparare una nuova lingua è al primo posto della classifica in tutti i Paesi, lo studio mette anche in evidenza alcune differenze a seconda della nazionalità. Secondo i dati emersi dallo studio troviamo in vetta alla classica – in seconda posizione – per i tedeschi la volontà di fare più sport (16%), per gli inglesi perdere peso (14%), così come per gli americani (13%), mentre per i francesi l'obiettivo è ridurre lo stress (15%). Benessere - Se i francesi sembrano essere i più stressati, i tedeschi accolgono il pensiero del nuovo anno mossi dalla volontà di concentrare le proprie energie sulla salute fisica e sullo sport. L'America, la nazione “oversize”, sembra anch'essa fissare obiettivi specifici tra cui perdere peso e mangiare più sano, senza però fare più sport che resta in bassa posizione rispetto alla media europea (5%). Interessante anche l'intento degli inglesi di bere meno, segnalato con maggiore incidenza rispetto al trend europeo e ben quattro volte superiore rispetto all'Italia.  

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