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Scola apre lo sportello per i matrimoni in crisi: "Un aiuto ai separati"

Nicoletta Orlandi Posti
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In fondo, le vie del signore sono infinite. Tanto che la Curia apre uno sportello per «aiutare i fedeli a vivere serenamente la nuova condizione», quando con “nuova condizione” si intende «separazione coniugale». È uno degli obiettivi che si propone l'«Ufficio diocesano per l'accoglienza dei fedeli separati», istituito il 6 maggio scorso dall'arcivescovo Angelo Scola per accompagnare le coppie in crisi. Il nuovo ufficio, guidato da don Diego Pirovano, 42 anni, aprirà le porte ai cuori affranti da martedì 8 settembre, compleanno della Vergine Maria. Ad affiancare don Diego, un lui e una lei d'eccezione: don Luigi Verga, parroco a Bareggio, e suor Chiara Bina, sorella francescana di Madre Rubatto. Il “personale” dell'Ufficio riceverà su appuntamento in tre sedi differenti, che disegnano una rete di sostegno in tutta la Diocesi lombarda: a Milano, in Arcivescovado, in piazza Fontana 2 (di lunedì, mercoledì e venerdì); a Lecco, presso la basilica di San Nicolò, (il martedì) e a Varese, presso la basilica di San Vittore (il giovedì). Gli obiettivi della nuova istituzione erano già stati anticipati dal decreto d'istituzione e si riassumono nelle quattro stazioni di una moderna “via crucis” amorosa: prima di tutto, tentare la via della riconciliazione. Come? Avvicinando le coppie ai Consultori familiari della Diocesi. Inoltre è prevista una fase di aiuto per «comprendere la propria collocazione all'interno della Chiesa» dato il nuovo status di separati e quindi (terza fase) l'accompagnamento della coppia alla domanda per lo scioglimento del vincolo. Infine, l'aiuto pastorale affiancherà i (quasi) ex coniugi anche nell'introdurre la domanda per la verifica della nullità matrimoniale. Sempre che, grazie all'accompagnamento della Curia, non si ricomponga l'unione. di Diana Zogno

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