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Ecco dove abita l'assessoreche non riesce a pagare il mutuo

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Andrea Tempestini
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  di Michela Ravalico Politicopazzomavero#. Raffaele Cattaneo, assessore ai trasporti della Regione Lombardia, ciellino di ferro, uomo di Formigoni, figlio di un operaio delle Ferrovie Nord , rischia di giocarsi la sua carriera politica per un pizzico di orgoglio di troppo. Venerdì ha scritto su Twitter: «Ho letto il decreto sul taglio alle regioni: drastica riduzione dell'indennità entro il 30 novembre. Uno come me cosa deve fare?». «Non rubo e quindi non ho tesori all'estero. Vivo di ciò che fra un mese mi verrà dimezzato e tra mutuo, rette, eccetera non so come fare». Firmato: Raffaele Cattaneo. Seguito dall'hashtag politicopazzomavero#. Apriti cielo. Anzi, è meglio dire apriti inferno. Uno degli assessori più tranquilli, stimati e attivi della giunta Formigoni rischia di finire alla gogna per una battaglia di principio. Quella in difesa dei politici che lavorano 12 ore al giorno e che meritano quello che guadagnano. Così dice lui, questa è la sua linea difensiva, ora che la frittata è fatta. Ma il dubbio che si stia mangiando le mani per aver fatto la più clamorasa gaffe della sua carriera non ce lo leva nessuno.  Cattaneo si difende in video Guardatelo su LiberoTV e ridete   Il punto chiave, quello che i lombardi e gli italiani in generale gli perdoneranno a fatica, sono le cifre. «Ecco il mio statino: 6.420 euro al mese netti>, twitta l'onesto Cattaneo e appiccica sul social network la foto della sua busta paga di settembre. «Mediamente come assessore guadagno 8mila euro netti al mese per 12 mensilità», aggiunge (anche se nella scorsa legislatura, lo confessa lui stesso nell'intervista a TgCom24, ne guadagnavo 10mila netti al mese come del resto tutti gli assessori). Se la scure di Monti dimezzera davvero gli stipendi dei governatori, Cattaneo scenderà a 4mila. Netti. Come farà a pagare il mutuo, le bollette e le rette scolastiche dei tre figli, si domanda. Chissà quante volte tutti gli italiani che non hanno l'onere, né l'onore, di fare politica se lo sono domandati. L'assessore non ce ne voglia, ma ci siamo permessi di spiare la sua situazione ipotecaria tramite una visura catastale. Abbiamo scoperto che di mutuo paga 1300 euro al mese. E' questa la rata mensile di un mutuo quindicennale siglato con Banca Intesa nel 2002 (mancano solo 5 anni per estinguerlo, forza assessore) sulla casa poco fuori Varese in cui Cattaneo ha il piacere di rifugiarsi tutte le sere dopo le sue 12 ore di lavoro. Più che casa si dovrebbe dire villetta: l'unità immobiliare ha 14 stanze, è circondatata da un bel parco e per quanto si vede dall'immagine tratta da Google earth ha pure una piscina. «La villa di proprietà dell'assessore è inserita in un contesto di condominio di lusso, in cui vivono altre 13 famiglie, e la piscina è una piscina condominiale», precisano dal suo staff. Se davvero lo sventurato Cattaneo finirà per guadagnare solo 4mila euro al mese, insomma, non dovrebbe fare fatica a rispettare l'impegno preso con la banca. Ma c'è un altro omissis che lombardi, italiani e lavoratori in genere faranno fatica a perdonare all'assessore, varesino di nascita, ma di fede interista. I suoi emolumenti non si limitano a quelli come assessore ai trasporti. Cattaneo, da almeno 7 anni, è anche consigliere indipendente della società aeroportuale Sea. Un incarico che gli dovrebbe fruttare (anche se l'azienda non può confermare) circa 2mila euro al mese. Inoltre è consigliere del consiglio di sorveglianza di Infrastrutture lombarde.  «Lasciatemi in mutande, ma basta con questa antipolitica – ha azzardato ieri durante la trasmissione pomeridiana di Tgcom24 per spiegare le sue ragioni – la mia è una provocazione. Non intendo certo offendere gli italiani che lavorano e guadagnano meno di me, ma i politici vanno pagati e valutati per le responsabilità che hanno e per i risultati che ottengono. Io gestisco investimenti per 20 miliardi di euro e ho la responsabilità diretta di gestione su 2 miliardi di euro. Lavoro dalle 12 alle 15 ore al giorno e ho rinunciato a una carriera di dirigente nel privato per scendere nel pubblico. Non si può fare di tutte le erbe un fascio, c'è tanta politica con la schiena dritta che lavora per il bene della gente».  Tutto giusto e tutto vero. Forse Cattaneo ha solo sbagliato il momento. La pensa così anche Formigoni. «Ha posto un problema che c'è, ma lo ha fatto in modo totalmente sbagliato», ha detto il Celeste. Di poche parole, ma chiare.  

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