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Nicola Bovoli, il ritratto dello zio di Matteo Renzi: da Rcs fino al Quizzy

Andrea Tempestini
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E' l'uomo del giorno, Nicola Bovoli, lo zio di Matteo Renzi che candidamente ha confessato di aver raccomandato, anni fa, l'oggi premier a Mike Bongiorno per farlo partecipare a La Ruota della Fortuna. Fratello della madre del presidente del Consiglio, Bovoli è un imprenditore di successo, che ha avuto una parte di rilievo nel boom delle tirature dei giornali italiani negli anni '80. Una carriera di peso, ma sempre in seconda fila, lasciando insomma la gloria e la celebrità a direttori e amministratori della carta stampata. La sua figura torna oggi di stringente attualità poiché messa al centro del libro di Davide Vecchi, L'intoccabile, Matteo Renzi, un volume a cui dà ampio spazio Il Fatto Quotidiano, per cui Vecchi scrive, e che parla, tra le altre, anche dei rapporti di lavoro tra Bovoli e la Fininvest. Il curriculum - Nato nel 1945, Bovoli ha compiuto studi classici a Milano e Pisa, per laurearsi a 23 anni con il massimo dei voti e con lode in Giurisprudenza all'Università di Firenze. Nel 1969 viene assunto alla Rizzoli Editore, per la quale lavora fino al 1982. In quell'anno lascia il gruppo Rizzoli-Corriere della Sera per formare un proprio Gruppo specializzato in consulenza e gestione operativa nell'ambito del marketing editoriale. Acquista una partecipazione nella Consuledis di Antonio Alberti (specializzata in consulenza e ricerche editoriali) e nella Nuova Meeting (Agenzia di promozione specializzata sempre nel settore editoriale). Quindi Bovoli crea anche altre aziende specializzate nei vari rami del marketing, che poi, nel 1983, confluiranno in un unico gruppo che avrebbe iniziato a collaborare con i maggiori editori italiani (è proprio tra queste collaborazioni che spunta anche quella con Fininvest, dalla quale nacque il Quizzy, il telecomando con cui il pubblico poteva partecipare ai quiz del Biscione direttamente da casa propria).

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