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Rai, Roberto Benigni fa il prete e spiega i dieci comandamenti

Ignazio Stagno
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"Abbiamo fatto fatica a radunare così tanti incensurati in tutta Roma". Così Roberto Benigni ha aperto il suo show, indicando il pubblico, su Rai Uno "I dieci comandamenti". Il comico toscano mette nel mirino lo scandalo di Mafia Capitale e soprattutto il Pd. Prima di parlare dei dieci comandamenti, il vero tema dello spettacolo, Benigni sgancia qualche battuta sulla bufera scoppiata in Campidoglio e ricorda "quelle luci usate sulle auto (della polizia, ndr) per illuminare la città accompagnate da un suono come fosse quello di una sirena...". Poi arriva ad una conclusione: "Ho capito dopo questi giorni che la Bibbia è meglio di Rebibbia". La predica - Dopo aver pagato pegno alla satira politica passa a parlare dei dieci comandamenti. Benigni indossa i panni di un predicatore: "Questa sera vi dirò se Dio esiste. C'è chi dice che non riesce a comprenderlo. Bene, il fatto stesso che non si riesca a comprenderlo è la prova stessa che Dio esiste". E così comincia un lunghissimo monologo su Dio e sulla fede. I toni sono quelli di un prete. Una sorta di "Don Benigni" che spiega ai fedeli la Bibbia. A tratti lo show appare pesante. Benigni parla della fuga d'Egitto degli ebrei e di Mosè. Di fatto dà vita ad una maxi predica domenicale in prima serata. Va detto però che il suo monologo sulla fede è molto meglio della satira, spesso di parte, a cui abbiamo assistito in passato. 

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