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L'auto blu la soffoca? Ecco una portantina per la Boldrini

L'illustrazione di Libero Veleno

La proposta dell'inserto satirico alla presidente che si era lamentata dell'auto di servizio

Nicoletta Orlandi Posti
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Qualcuno potrebbe avere l'impressione che noi di LiberoVeleno siamo individui insensibili, i classici autori satirici senza compassione né misericordia che celebrano sacrifici a un unico dio: la battuta, meglio se indirizzata verso il potente di turno. Ebbene, non è così. Anche noi sappiamo commuoverci e ci apprestiamo a dimostrarlo. Martedì scorso, in redazione, è giunta una mail proveniente da Roma, precisamente dalla Camera dei deputati, e recante la firma di colei che presiede la Camera suddetta, Laura Boldrini. Messi al bando falsi pudori e reticenze, con questa lettera eccezionalmente sincera la presidente Boldrini - prendendo spunto da una vignetta su di lei da noi pubblicata domenica scorsa - ci ha portato a conoscenza del difficile momento personale che sta attraversando e dei gravi disagi cui ogni giorno è costretta a fare fronte. Anziché riassumere il suo dramma, rischiando di attutirne la gravità, preferiamo lasciare a lei la parola, convinti che la sua prosa sia più efficace di qualunque parafrasi: “Tra me e l'auto blindata i problemi non mancano. Nell'abitacolo mi sento soffocare, anche perché i finestrini sono bloccati. Un rapporto travagliato che passa per mal di stomaco e continue soste. Insomma, stavo meglio prima!”.  Una richiesta di aiuto in piena regola, quella della presidente della Camera, a cui non potevamo rimanere indifferenti. Il pensiero delle sofferenze patite all'interno dell'auto blu che le è stata imposta e che lei, per un superiore culto delle regole, seguita malgrado tutto ad adoperare (a differenza del meno ligio predecessore Gianfranco Fini, che di quell'enorme e disagevole Bmw non volle mai servirsi), ci ha fatto passare le ultime notti in bianco. Abbiamo quindi approfittato dell'imprevista insonnia per studiare una soluzione che possa, se non eliminare, quantomeno alleviare i tormenti della presidente. Dopo lungo pensare, abbiamo avuto un'idea che ci pare decisamente valida. Si predisponga per Laura Boldrini, da oggi in poi, un'ampia e confortevole lettiga, adagiata sulla quale la presidente possa all'occorrenza dedicarsi ad amene letture oppure sorbire qualche bevanda refrigerante. A condurre la lettiga provvederanno quattro extracomunitari clandestini che, per l'occasione, acquisiranno automaticamente la cittadinanza italiana, in modo da fare cosa gradita anche al ministro Kyenge. Non solo: in ossequio al principio della multietnicità tanto caro alla presidente Boldrini, i quattro portantini dovranno essere ciascuno di un'etnia diversa. Un ottimo assortimento sarebbe ad esempio il seguente: un senegalese, un filippino, un peruviano e un pakistano (eventualmente sostituibile da un maghrebino). In tal modo per di più si creerebbero nuovi posti di lavoro, fornendo un contributo concreto alla lotta alla disoccupazione. Siamo molto fiduciosi che questo nostro suggerimento si rivelerà prezioso e pur tuttavia non siamo interessati a ringraziamenti di sorta da parte della presidente. Ciò che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto con il cuore. Il quale, checché se ne dica, non sta solo a sinistra.  di Giuseppe Pollicelli

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