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Vaticano, Papa Francesco e il prete ribelle Don Mazzi: "Sa che perderà. I cardinali da mandare in Africa"

Giulio Bucchi
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"Comanda più la Chiesa o il Vangelo? Papa Francesco, poveretto, vuole che il Vangelo torni Vangelo, ma lo dice in Vaticano, che è il luogo del potere, e sa che perderà". Don Antonio Mazzi, chiacchierato e vulcanico prete di strada fondatore della comunità Exodus (quella che, tra i tanti delinquenti vip da riabilitare, ha ospitato anche Fabrizio Corona), racconta al Corriere della Sera il lato oscuro della Chiesa. "La religione mi dava e mi dà fastidio: è tutta regola, non è fede", spiega, e forse per questo dice di sentirsi a volte "un eretico", come nella sua autobiografia Amori e tradimenti di un prete di strada. Leggi anche: Antonio Socci e la profezia di Malachia: "Spunta il nome di Bergoglio" Francesco l'ha incontrato, una volta a una messa: "Gli ho citato la parabola del buon pastore e gli ho detto che so che io sto meglio di lui, perché posso correre dietro la pecorella smarrita. Il suo segretario ha fatto due occhi così, ho temuto che mi cacciasse". I rapporti con le alte gerarchie, d'altronde, non sono mai stati buoni. "Quando dissi che il cardinale Tarcisio Bertone era di una ricchezza schifosa, mi scrisse il suo avvocato per convocarmi, non ci andai. Mi salva la popolarità. Se non sei popolare, ti arriva una letterina e ti impediscono di parlare". Favorevole alle unioni civili, onesto sul rapporto tra i preti e il sesso ("L'amore è amore, ognuno nasce per desiderare ed essere desiderato, il peccato lo abbiamo messo di mezzo noi") e ovviamente favorevole al loro matrimonio, Don Mazzi ha una ideuccia per tanti cardinali: "Io il Vaticano lo brucerei, lo svuoterei. Se potessi prendere il Papa e portarlo ad Assisi, lo farei. Vorrei vedere tutti i cardinali missionari in Africa. Il Vaticano è la ripetizione del tempio di Gerusalemme".

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