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Luigi Bisignani, la rivelazione privatissima: "Carlo Vanzina, Enrico e l'incontro con Papa Francesco"

Cristina Agostini
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"Quando poche settimane fa Papa Bergoglio gli aveva stretto forte forte le mani, Enrico Vanzina, commosso fino alle lacrime, aveva capito che suo fratello Carlo non ce l'avrebbe fatta". Luigi Bisignani, nel suo intervento su il Tempo, rivela l'incontro tra il regista e Papa Francesco: Enrico, racconta, "aveva pregato a lungo per suo fratello che da un anno combatteva con fede e coraggio, dopo mille cure, con un melanoma della pelle che, operato vent'anni fa, aveva ripreso all'improvviso la sua azione distruttiva. E quella stretta di mano così intensa gli era forse sembrata come un viatico nei disegni imperscrutabili del Signore". Leggi anche: Berlusconi, il dolore per la morte di Carlo Vanzina: "Perché gli devo moltissimo" Carlo aveva affrontato la malattia, e anche "ogni istante della sua vita" con il "pensiero rivolto a Dio, alla sua famiglia, ai suoi amici più cari. Sempre con quel sorriso ironico, ma un po' melanconico, e con quel tratto di generosità che lo hanno contraddistinto come amico impagabile e compagno di lavoro scrupoloso e attento". "Ha sempre saputo il limite da non superare, proprio perché è sempre stato un gran signore, dai tratti e dai modi eleganti", continua Bisignani.. "Il vero capolavoro della sua vita è stato soprattutto il rapporto unico con quel suo fratello più grande, con il quale ha costituitola più importante coppia del cinema italiano. Un'intesa umana e professionale straordinaria: hanno superato insieme tutte quelle cattiverie che il mondo del cinema, soprattutto quello della critica, gli hanno riservato per anni, accecati dal loro successo e dalla loro bravura". Ma Carlo, come Enrico, aveva "l'umiltà, la discrezione", che è "solo dei grandi".

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