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Morani, la nuova stella di Renzi parla e nessuno capisce niente

Nicoletta Orlandi Posti
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Oggi dobbiamo occuparci di Alessia Morani, 37 anni, avvocato di Macerata Feltria, provincia di Pesaro-Urbino. Chi è? Responsabile giustizia del Pd, mica una cosetta così, punta di diamante del partito renziano. La Morani martedì sera era a Ballarò. Dovete ascoltarla, comprenderete molto sul nuovo corso del Pd. Guarda la Gallery: Morani, la renziana della supercazzola a Ballarò Maurizio Gasparri ha appena terminato il suo intervento. Floris chiama in causa la Morani. Testuale: «Io più che altro guardo Gasparri con quasi incredulità perché quando si parla dell'Italia e di come siamo arrivati a questo punto Gasparri si dimentica il 2011 (...), quindi sentire Gasparri che in questo momento fa degli appunti alla maggioranza rispetto alla legge di Stabilità quando prima dovrebbe fare il mea culpa rispetto a quello che è successo fino a oggi un po' mi stupisce. Dopodiché abbiamo passato un anno incredibile e lo dice una parlamentare arrivata per la prima volta a marzo che quest'anno ne ha viste di tutti i colori perché abbiamo passato un anno tremendo, soprattutto lo hanno passato gli italiani, perché purtroppo quelli che stanno pagando tutto quello di cui ho parlato prima sono gli italiani non è qualcun altro, abbiamo passato un anno incredibile, io credo che questo anno incredibile bisogna metterci un punto e il Partito democratico di Renzi vuole mettere un punto a questa prassi di incertezza, di confusione, di sfiducia che c'è stata nel passato 2013 e cominciare con una spinta nuova, noi è questo che vogliamo, per questo stiamo spingendo così forte anche il governo perché si facciano le cose e le si faccia subito. Il timing che abbiamo dato, serrato, che qualcuno lo vive in maniera se volete anche sbagliata pensando che questo nostro pressing sulla maggioranza possa essere un pressing che voglia metterla in difficoltà è tutto il contrario». Formidabile. Chiarezza, pragmatismo, lucidità. La signora Morani è una garanzia democratica. E chi non ci crede è pregato di seguire il resto. Ora si parla di legge di Stabilità e tassazione della casa. Ci sarà la stangata? La Morani è in vena. Con piglio deciso attacca: «Oggi c'è un incontro che non so ancora se è concluso tra Saccomanni e Delrio proprio su questo tema perché la preoccupazione che abbiamo è proprio questa, che rispetto al 2013 con la nuova Iuc nel 2014 ci possa essere per i cittadini un carico fiscale in più rispetto a quello dell'anno scorso, che cos'è che stanno facendo in queste ore i due ministri, stanno cercando le risorse proprio per riuscire a consentire ai Comuni di aumentare le detrazioni perché poi è questo il tema vero perché rispetto all'anno precedente ad una prima lettura sembrava che le detrazioni non ci fossero più, dopodiché c'è stato un lavoro del Partito democratico che si è opposto a quella prima formulazione con cui sono state reintrodotte le detrazioni e proprio in queste ore si stanno cercando le risorse per permettere ai Comuni le detrazioni». Mistero sull'eventuale stangata. Ma la Morani, membro della nuova segreteria nazionale del Pd (tanto di cappello, madame), sorride. Beata lei. Chissà, forse non ha una casa, anche se ne dubitiamo. Si passa a parlare di lavoro, job-act, come dicono i renziani. Floris tenta di capire, mostra un cartello. La Morani spiega: «Credo che questa sintesi del job-act sia riduttiva perché i dati che ci ha riportato e la straordinarietà della risposta che ha richiamato, noi abbiamo assolutamente la consapevolezza di questa necessità e perché dico che questa scheda è riduttiva rispetto all'idea di job-act che abbiamo perché quella roba lì c'è ma è l'ultima cosa che faremo». Chiaro, vero? Floris chiede: ci sarà la limitazione dell'art. 18? La Morani: «No, sull'art. 18 evitiamo il dibattito ideologico, passiamo avanti nel senso che il tema è un altro, il tema è come in questo Paese si crea il lavoro, è questo il vero tema su cui noi ci dobbiamo interrogare e dobbiamo dare delle risposte. Oggi Matteo Renzi al Pitti ha cominciato a dire che cosa significa per noi questo job-act e ha iniziato a dire che per noi creare il lavoro significa interrogarci su come recuperiamo o quanto meno rinnoviamo la vocazione produttiva dell'Italia che è un problema antecrisi». Pare di capire che l'avvocatessa Morani non sappia cosa sia il job-act. Però una cosa la sa: «Oggi ci sono delle tipologie contrattuali che pur nello svolgimento delle stesse mansioni qualcuno è tutelato e qualcuno no». E su questa certezza renziana noi terminiamo l'articolo. Non prima, però, di aver aggiunto una piccola postilla. Alessia Morani tempo fa ha ricordato che i suoi genitori, Anna e Mario, le dicevano sempre che «niente arriva per caso e che occorre conquistare con la fatica quello che si vuole ottenere». Loro, Anna e Mario, lo dicevano. Alessia doveva essere molto distratta. di Mattias Mainiero

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