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A questo punto è sicuro:si voterà nel 2013, non prima

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Programmare le primarie in autunno significa attrezzarsi per una campagna elettorale che scatterà a gennaio, in vista del voto ad aprile/maggio

Matteo Legnani
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L'annuncio di primarie in autunno per la scelta del candidato premier del Pdl sottende un messaggio a elettori e membri del partito: basta con questa storia delle elezioni in autunno. Si vota nel 2013, alla naturale scadenza della legislatura (Pd permettendo). E' una questione di tempi: decidere di scegliere il candidato a settembre (ma più verosimilmente tra ottobre e novembre) significa attrezzarsi per una campagna elettorale che scatterà a inizio del prossimo anno in vista del voto ad aprile/maggio. In questo senso, l'annuncio delle primarie produce due effetti positivi per i vertici del Pdl: mettere fine alle spinte di coloro che in buona fede o per ritorno mediatico e di immediato consenso dell'elettorato, nelle ultime settimane hanno strillato la necessità di mollare Monti  e il suo governo tecnico il prima possibile per andare al voto dopo l'estate. Mandare all'elettorato un messaggio altrettanto forte: capiamo le difficoltà vostre e dell'Italia, ma prima del 2013 la spina a Monti non la possiamo togliere. In compenso, vi lasciamo la possibilità di scegliere chi, votandoci, manderete a governarvi.

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