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Angelino Alfano: "Alleanze con Forza Italia? Si deciderà a livello locale"

Andrea Tempestini
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Angelino Alfano parla a Repubblica. Si parte dal tema che tiene banco in queste ultime ore, la riforma del Senato che, spiega, "non è blindata". Ma, avverte, "niente sponde ai conservatori". Palazzo Madama, insomma, s'ha da cambiare, "e subito". Su Piero Grasso dice: "L'approccio del presidente del Senato è conservatore, di difesa dell'esistente". "Sulle riforme - aggiunge il ministero dell'Interno - non possono esservi lentezze e ritardi. Il governo procederà a spron battuto". Contro gli azzurri - Ma l'attenzione è puntata anche sui movimenti nel centrodestra, sulle possibile alleanze in vista delle amministrative. Il contesto è fluido, tra il riavvicinamento tra Forza Italia e Francesco Storace e le voci su una possibile intesa tra Alfano e l'Udc. Dunque, a che punto sono le trattative con Pier Ferdinando Casini? "Noi abbiamo una grande area moderata che deve puntare e vincere le prossime elezioni politiche - esordisce Alfano, che poi sposta subito l'attenzione -. Intanto però Forza Italia sembra vocata alla sconfitta, perché non riesce ad aggregare e non riesce a fare squadra, coalizione. Del resto, non è al governo, ma non ha argomenti per stare all'opposizione". Alleanze - L'ex delfino del Cavaliere, insomma, non si esime dal bacchettare gli azzurri. "Fino a non molto tempo fa - prosegue - c'era la corsa ad allearsi con loro, ora si fugge in direzione opposta. Con l'accanito e tenace rifiuto da parte loro, come sta avvenendo ad esempio in Piemonte, ad accettare le primarie che pure tutto il resto del centrodestra aveva lanciato. Sembrano destinati alla solitudine e alla sconfitta". Dunque, nessuna intesa alle amministrative? Qui la risposta dell'ex vicepremier è però possibilista: "L'indirizzo dato ai nostri dirigenti - spiega - è di fare di tutto per evitare accordi con la sinistra. Si deciderà a livello locale, di certo siamo in contatto con gli altri moderati per offrire un'alternativa valida". Dunque, in vista del voto locale, l'intesa resta più che possibile. No comment - Alfano parla poi dell'accordo tra Forza Italia e Storace, che "segna, insieme con la nascita di Ncd, la perdita di attrattiva nei confronti dell'elettorato moderato che non vede più in loro lo slancio riformatore. Ora in quel partito si aprono le porte a chi, dodici mesi fa, non veniva incluso nemmeno nella coalizione". Repubblica poi chiede se sia "colpa della solitudine e dell'arroccamento di Berlusconi", perché "si fa un gran parlare in questi giorni del leader 'prigioniero' di un cerchio magico". E Alfano, che idea si è fatto di questo cerchio magico? Sibillina la brevissima risposta: "Conoscono troppo bene persone e circostanze, mi astongo da questa materia".

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