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Monti: Berlusconi pifferaio. Illuse anche me

Mario Monti

Il Prof a testa bassa contro il Cav: "Illuse anche me, ma è un incantatore. Credo che a Palazzo Chigi ci andrà Pier Luigi" (e lui ne sarà la "stampella"

Andrea Tempestini
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A testa bassa. Un attacco violento, quello di Mario Monti a Silvio Berlusconi, e arrivato nel salotto di Porta a Porta. Il premier esordisce spiegando che le promesse del Cavaliere "mi ricordano il Pifferaio di Hamlin che incanta i topolini". E se il concetto non fosse chiaro, ribadisce: "Che gli italiani possano credere a certe parole pronunciate da quella bocca mi fa venire in mente i topini incantanti dal pifferaio magico". Peccato però che nella stessa tirata anti-Cav, il Professore incappi in un autogol incredibile, con pochi precedenti: "Berlusconi illuse anche me ai tempi della cosiddetta rivoluzione liberale", confessa Monti. Imperdonabile. Un candidato premier ammette di aver votato per il suo avversario. Quindi l'immediato cambio di rotta con il paragone dei topolini, ma la frittata è fatta. Accuse a Berlusconi - Monti ha proseguito affermando che "la colpa delle tasse introdotte dal mio governo è sua" e che "oggi non si può credere a queste illusioni". E ancora: "Berlusconi dice 'è vero, caro Monti, che tu, mio successore, hai portato per una serie di circostanze lo spread a 260, ma la crisi resta'. Però - replica il Professore nel monologo con se stesso - io dico che anche un ragazzino sa che tra il momento in cui si prende la medicina e quello in cui la malattia passa, ci vuole del tempo". Rispetto a un anno fa, prosegue il premier uscente, "la situazione sarebbe stata ancora molto più grave se l'Italia fosse saltata come la Grecia", ma "l'Italia non può continuare così, il disagio delle famiglie, dei giovani, delle donna, del Sud è troppo grande". Quindi, secondo il bocconiano, occorre "cambiare il rapporto tra la politica e i cittadini". La stampella Mario - Sempre rivolgendosi al Pdl, Monti ha ribadito che "noi non saremo mai la stampella di nessuno, come ha detto con disinvolta ineleganza Silvio Berlusconi. Vogliamo essere il pungolo di tutti e non ci schieriamo a favore di questo o quell'altro, ma a favore di un certo mondo di idee. Vedremo cosa avranno da dire gli altri, vediamo cosa avrà da dire Bersani sull'apertura alla società". E sul leader del Pd ha aggiunto: "Bersani è convinto di essere il prossimo presidente del Consiglio. Una convinzione legittima e non inverosimile, secondo i sondaggi". Curiosa parabola, quella del Professore: nel 1994 votò Berlusconi e, 18 anni dopo, in veste di candidato premier, attacca a testa bassa il Cavaliere e pur senza dirlo chiaramente si prepara a fare la stampella - sì, proprio la stampella - di un governo targato Pd. Attacco a sinistra - Poi, forse per par condicio, dopo aver iniziato a martellare contro Berlusconi, Monti mette nel mirino anche la sinistra e tutti i precedenti governi: "Negli ultimi undici anni hanno governato esecutivi Berlusconi per otto anni, di Prodi per due anni e per un anno il governo tecnico. E se nel novembre 2011 la situazione finanziaria era così grave è perché chi aveva governato non aveva fatto le riforme necessarie per l'Italia, e aveva prevalso l'interesse delle clientele, non quello dei cittadini" Il programma - Mister Europa parla poi del suo programma politico, e annuncia che per la riduzione di un punto percentuale dell'Irpef ci vorrà "molto poco tempo se non ci saranno ostacoli da parte dei partiti come è avvenuto, ad esempio, sulla riduzione delle Province". Sulle tasse, ammette che "la pressione fiscale in Italia deve diminuire. Io - annuncia - contrariamente a quel che si dice non ho mai pensato ad una patrimoniale". Quindi il balzello sulla casa, e un altro proclama: "Voglio che l'Imu venga ridotta, ma senza fare giravolte come quelle che ho visto nel 2009. Giravolte - ha aggiunto Monti - che ho visto fare qui, in questo studio, da chi ha promesso di eliminare e poi è stato costretto a reintrodurre l'imposta sugli immobili". Il Professore ha poi ricordato che "volevo andare avanti sulla riforma del lavoro, ma da sinistra si è impedito e da destra lo si è fatto quando si parlava di liberalizzazioni". Vuol cambiare pure le pensioni - E dopo aver annunciato la volontà e la necessità di abbassare la pressione fiscale, nonché di rimodulare l'Imu, Monti prosegue nella sistematica opera di demolizione dell'operato del suo stesso governo tecnico. Altro giro, altro regalo. Si parla anche di previdenza. Da modificare, ovviamente: "Non avrei preclusioni a modificare la riforma delle pensioni - ha annunciato -, ma non vorrei attenuare l'equilibrio di lungo periodo sulla finanza pubblica, il punto principale a tutela degli italiani del futuro".

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