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Procura di Napoli: "Valutiamo incriminazione per Silvio Berlusconi"

Ignazio Stagno
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Dopo il diverbio in Aula, le toghe sfruttano l'occasione per riportare Silvio Berlusconi alla sbarra. La procura di Napoli infatti valuterà lunedì, avendo ricevuto per quel giorno la trascrizione completa dei verbali di udienza del processo a carico di Valter Lavitola in cui ieri l'ex premier ha testimoniato, se aprire un procedimento a carico di Berlusconi su un'ipotesi di reato di oltraggio a magistrato, dopo lo scambio di battute con il presidente della sesta corte penale Giovanna Ceppaluni. Eventualmente, il procuratore Giovanni Colangelo e i sostituti Henry John Wodcoock e Vincenzo Piscitelli potrebbero anche decidere se inviare la trascrizione al tribunale di Sorveglianza di Milano che aveva adottato precise prescrizioni per la concessione dei servizi sociali a Berlusconi. A scatenare la furia dei magistrati è stata una frase del Cav pronunciata in Aula: "Magistratura incontrollabile. E impunita". L'attacco - Lo sfogo del Cav è arrivato dopo che la presidente della Corte aveva affermato: "Lei - rivolgendosi a Berlusconi - non deve capire il senso delle domande, deve rispondere". Intanto a Milano, invece, si valuterà la "condotta" del leader di Forza Italia, attualmente in affidamento ai servizi sociali per la condanna Mediaset. Il pool meneghino era stato chiaro: basta attacchi alle toghe. Ma Silvio si è ribellato. E ha picchiato giù duro contro i magistrati di Milano. E così i colleghi di Milano sono pronti e hanno fatto sapere che i servizi sociali "sono a rischio". Se venissero revocati, per il Cavaliere si spalancherebbero le porte degli arresti domiciliari, e il conteggio della pena da scontare riprenderebbe dall'inizio.  

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