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M5s, Luigi Di Maio: "Non possiamo tappare la bocca a Di Battista"

Andrea Tempestini
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Le sparate di Alessandro Di Battista - tra il tragico, lo spaventoso, il folle e il grottesco - creano imbarazzi anche nel Movimento 5 Stelle. Il grillino, di fatto, ha giustificato in due occasioni la furia omicidia dell'Isis, ribadendo la necessità di un dialogo con gli estremisti islamici: posizioni che hanno scatenato un diluvio di critiche. Ora, dopo le parole di Beppe Grillo che al solito ha puntato il dito contro la stampa, parla Luigi Di Maio, esponente di spicco del M5s e vicepresidente della Camera. E Di Maio, a differenza del grande capo Beppe, si affranca delle improvvide dichiarazioni di "Diba". Posizioni ufficiali - Intervistato dal Corriere della Sera, premette: "I gossip sui giornali rischiano di allontanare dai problemi reali". Poi entra nel merito della polemica, e spiega: "Su Isis l'unico documento ufficiale del Movimento è la risoluzione che abbiamo presentato. Penso che sia una organizzazione terroristica che preoccupa, ma che non si può combattere con le bombe". Una netta presa di posizione, insomma. Di Maio poi aggiunge: "Io mi attengo alle posizioni ufficiali e non ho intenzione di entrare nella discussione". Bocche tappate - Però, poi, Di Maio nella discussione ci entra eccome: "Quello di Di Battista - prosegue - era un intervento molto lungo e articolato: lo si può condividere o meno, ma non voglio alimentare ulteriori speculazioni". Secondo Di Maio, certe uscite "dimostrano che siamo veri fino in fondo, che non usiamo strategie di comunicazione politica per fregare i cittadini". E ancora: "In ogni forza politica c'è chi ha delle posizioni particolari, ma non si devono certo fermare i colleghi tappando loro la bocca. Bisogna solo ricordare la linea ufficiale del Movimento". Frasi che tradotte dal politichese a cui si è omologato anche il M5s, significano in buona sostanza che, a Di Battista, non possono sigillare la bocca con il nastro adesivo...

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