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Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, vertice segreto ad Arcore: di cosa hanno discusso

Andrea Tempestini
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La politica non è soltanto legge di Stabilità, liti con le regioni e scontri con i sindacati. La politica, in questi giorni, è anche quella che si sviluppa lontano dai riflettori. Due protagonisti, su tutti: Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. Le manovre di avvicinamento dei due partiti, nonostante alcuni reciproci attacchi in favor di telecamera, prosegue da tempo. Obiettivo: rinnovare l'alleanza. D'altra parte il Cavaliere ne è sicuro: il prossimo anno si tornerà alle elezioni, troppe le tensioni nella maggioranza e le divisioni nel Pd perché il governo possa davvero andare avanti fino al 2018. Inoltre anche Matteo Renzi ha le sue buone ragioni per pensare al voto anticipato, magari il più anticipato possibile. Alleati e candidati - Ed è in questo contesto che, stando a quanto riferiscono "fonti qualificate" di Forza Italia ad Affaritaliani.it, Berlusconi e Salvini si sarebbero incontrati. Un vertice segreto ad Arcore tra Cav, il segretario della Lega e lo stato maggiore del Carroccio. Si discute delle condizioni per l'alleanza. Salvini è categorico: non vuole Angelino Alfano, e Berlusconi non ha problemi ad accontentarlo su questo punto. Dunque, si profila una coalizione con Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia, oltre ad altre liste che potrebbero sorgere. Alfano, fuori. Altro nodo da sciogliere, tema ben più delicato, è quello del candidato premier. Per ora, nessuna quadratura del cerchio. Non si esclude neppure il ricorso alle primarie. Il programma - Infine, al summit segreto di Arcore, si è ovviamente discusso anche del programma della nuova possibile coalizione di centrodestra. Forza Italia e Lega si trovano d'accordo sullo stop a Mare Nostrum, oltre che sull'immigrazione, che vorrebbero regolamentare con regole più stringenti. Affinità inoltre sulla rivoluzione fiscale che prevede una flat tax del 20% per tutti e sulla messa in discussione delle regole europee e, perché no, anche dell'euro. Più difficile, invece, conciliare le recenti prese di posizione degli azzurri su gay e diritti civili con quelle del Carroccio. Ma quello della scorsa settimana era soltanto il primo vertice, un'occasione per gettare le basi per una nuova coalizione la cui missione è battere Matteo Renzi.

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